A Lamezia Terme un incontro sul nuovo codice antimafia


Alla luce della recente riforma del codice antimafia, approvata dal parlamento lo scorso 27 settembre, l’Area Giustizia del coordinamento regionale Libera Calabria organizza un incontro di formazione e confronto con il relatore della riforma, l’On Davide Mattiello, deputato, componente della Commissione Giustizia e Commissione Parlamentare Antimafia.

L’incontro, dal titolo “Il nuovo codice antimafia: novità, sfide e rischi”, si svolgerà a Lamezia Terme, sabato 16 dicembre alle ore 11.00 presso la Parrocchia S.Raffaele Arc. , in Via R.Lanzino.

Tra gli altri interverranno il referente regionale di Libera Calabria, Don Ennio Stamile, ed il segretario regionale della CGIL, Angelo Sposato.

Molteplici saranno gli spunti di riflessione tra cui il nuovo assetto dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati, il sistema di sequestro e confisca dei patrimoni illeciti, le misure di contrasto alla corruzione e molto altro.

Con questa prima iniziativa, alla quale ne seguiranno altre aventi ad oggetto le costituzioni di parte civile e tematiche d’interesse, Libera intende portare avanti occasioni di formazione aperte a tutti i cittadini, nella convinzione che la conoscenza delle norme che governano la convivenza civile di un popolo, sia un prerequisito fondamentale per l’impegno civico di tutti, anche quando si tratta di temi apparentemente lontani dalla quotidianità. Come ha concluso l’on. Mattiello nella sua relazione al parlamento, in occasione della votazione per l’approvazione della riforma, “la democrazia vive soltanto attraverso un costante, paziente e tenace lavoro di bonifica delle sue infrastrutture portanti: la politica e l’economia. Come un sistema vascolare che se non manutenuto si riempie di colesterolo fino a collassare, così queste infrastrutture rischiano di venire ingombrate dal colesterolo di mafia e corruzione. Ecco, con questa riforma noi rendiamo più forti gli strumenti con i quali bonificare le nostre infrastrutture portanti e far vivere più a lungo e meglio la Repubblica italiana.”


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