A Montepaone presentate le candidature di Bruno Censore, Ernesto Alecci e Giulia Veltri


Si rivendica con fermezza, nella presentazione dei candidati del Partito Democratico a Montepaone, la necessità di allontanare il rischio di un voto “di pancia” per riconsegnare agli elettori la possibilità di effettuare una scelta ragionata e orientata a scegliere una forza politica che, lontano da populismi e demagogia, possa continuare il progetto di crescita già avviato.

É questo il messaggio condiviso dai rappresentanti del PD (il presidente provinciale Michele Drosi, il segretari di Soverato Fabio Guarna, di Squillace Enzo Zofrea, e di Montepaone Paolo Urzino) che, a Montepaone, presentano i candidati alla Camera dei Deputati nei collegi uninominali e plurinominali del territorio: Bruno Censore, Ernesto Alecci e Giulia Veltri.

Tre figure provenienti da percorsi diversi ma unite dal contatto costante con il territorio a cui indirizzano un chiaro messaggio: quello di valutare la scelta migliore da fare nell’interesse dell’intera nazione.

<<Parliamo di politica in un momento di sfiducia generale- commenta Enesto Alecci- che chi come me si muove sul territorio, avverte e tocca con mano. Quando ho deciso di candidarmi ne ero consapevole, ma è stata più grande la paura di rimanere osservatore esterno di una classe politica inadeguata. In una situazione di sfiducia è facile cedere a persone che si propongono come “l’alternativa” ma che hanno dimostrato nei territori che amministrano di non farlo bene. Non è nascondendosi dietro una tastiera denigrando gli avversari come fanno quelli del movimento 5 stelle, che si dimostra di avere le capacità di essere buoni amministratori. Si possono avere idee diverse ma questo non autorizza altri candidati politici a promuovere campagne di insulti come capita quando esprimiamo idee attraverso un post sui social a cui si risponde con un odio e un rancore che mi spaventa molto. L’Italia sta attraversando un periodo difficile, non abbiamo bisogno di persone che ci destabilizzino ma di un governo capace di mediare, unire e di dare stabilità come l’ultimo ha fatto. Nel 2013 si parlava di spread con la paura di vedere in Italia lo stesso scenario osservato in Grecia. Fortunatamente non è stato così e il Governo Pd, che avrà anche fatto degli errori come capita a tutti coloro i quali governano, ha sollevato questo Paese dalle sabbie mobili. Gentiloni ha scelto una traiettoria spesso antipopolare perché quando si vuole amministrare come il buon padre di famiglia bisogna avere il coraggio di dire tanti “no” e di fare scelte responsabili. Noi sindaci abbiamo bisogno di avere certezze e di interfacciarci con partiti strutturati con riferimenti certi, credibili e che mastichino la materia. Non possono essere quelli di leader come Salvini o dei 5 stelle che lascerebbero il Paese in una fase di stallo in attesa di comprendere come ricoprire il ruolo di ministri. Non possiamo permettercelo>>.

<<I Paesi che sono in crisi economica sono quelli che hanno ceduto ai populisti e ai nazionalisti- osserva Giulia Veltri- è importante collocarsi dalla parte giusta della storia perché gli sviluppi di una scelta sbagliata possono essere imprevedibili>>.

<<Abbiamo salvato un paese dall’orlo del baratro, dando centralità al Sud, – conclude Bruno Censore- ed è necessario rilanciare il positivo in una proposta politica che per il movimento 5 stelle ha perso smalto nelle contraddizioni emerse nelle liste dei loro candidati, in cui non ci sono persone interessate ad investire sul nostro Paese, ma a cavalcare le difficoltà delle famiglie che in altro modo devono essere risolte>>.


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