Accattoni, o Le leggi son, ma chi pon mano ad esse?


accattonaggio-2 Così si domanda, desolato, Marco Lombardo nel XVI del Purgatorio. E risponde così, guardate com’è curiosa la storia della lingua italiana, “Nullo”; e pare di sentire il nostro soveratano “Nurhu”, che appunto da “nullo” volgare deriva, a sua volta dal latino “nullus”.

 Vengo subito ad rem. Le leggi contro l’accattonaggio ci sono, eccome; e non parliamo dello sfruttamento di neonati, bambini, disabili… Leggi antichissime, ma qui da noi sono in sacrosanto vigore il Codice Penale del 1930 (roba solida!), e il Testo unico di pubblica sicurezza.

 Con tutto questo, male non fece il sindaco Alecci a ribadire la dose con una sua ordinanza. Niente accattoni, a Soverato!

 Accorse il TG3, lo intervistò, annunziando che la detta ordinanza “faceva discutere”. Frase fatta, perché non ne ha discusso “nullo”, nessuno della sorridente maggioranza, nessuno della sonnacchiosa opposizione; tanto meno dei plaudenti giornali.

 Io, che sono perfettamente d’accordo con il Codice Penale del 1930 VIII, sono, in subordine d’accordo anche con l’ordinanza del sindaco. So benissimo, infatti, che gli accattoni appartengono a qualche banda di lestofanti centralizzata, e che i soldi vanno ad alimentare i papponi e i traffici di droga eccetera. Quando voglio fare l’elemosina, offro un panino o dei biscotti: e mi guardano con odio, perché al lenone devono portare soldi per svaghi e “roba”, mica cibarie. E da sempre chiedo chi siano quei bambini, certo non figli di chi li tiene, misteriosamente tranquilli e muti, in braccio. Insomma, sono stato chiaro? Bravo, sindaco.

 Poi stamani, 25 agosto, mi trovo in via Olimpia, in piazza, in via S. Martino, alle Poste, e i mendicanti erano una vera folla, con o senza bambini. Un giovanottone dall’aspetto africano chiede a destra; uno dall’aspetto indefinito, conduce un passeggino, e chiede a manca; una donna bella grossa, è davanti alla chiesa… eccetera. E che, lo hanno fatto apposta? O sì, proprio apposta!

 E chi ha preso provvedimenti? “Nullo”.

 Conclusione: io sono d’accordo con l’ordinanza del sindaco, e in più totale disaccordo con l’evidenza che è rimasta ordinanza; o, come direbbe il Manzoni a proposito dei bravi: “Sua Signoria è risoluta a farsi obbedire”; poi c’erano bravi in tutta la Lombardia quanti sono gli accattoni a Soverato. Dette, banalmente, le grida manzoniane, cioè leggi che ci sono e nessuno mette mano.

 Ovvero, in political-soveratesi, la politica degli annunzi. Sto aspettando, a proposito di mendicanti come ad altri propositi, cultura e teatro in specie, i fatti.

Ulderico Nisticò


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