Antico forno trasformato in deposito di marijuana, sette arresti


Spaccio di marijuana in concorso. Questo il reato per il quale i carabinieri della compagnia carabinieri di Corigliano Calabro hanno dato esecuzione a diverse misure cautelari, in carcere e agli arresti domiciliari, emesse dal Gip di Castrovillari Carmen R.M. Ciarcia, su richiesta del Pm della procura della Repubblica di Castrovillari Simona Manera e del procuratore capo Eugenio Facciolla. Le indagini, condotte dalla stazione carabinieri di San Demetrio Corone, si sono sviluppate per circa un anno e hanno permesso di dimostrare come l’antico forno di quel centro fosse stato in realtà riconvertito a luogo di deposito e confezionamento della droga. Al momento è in corso anche un approfondito controllo da parte di personale del Nas per accertare le gravi violazioni igienico sanitarie emerse nel corso delle indagini.

Le persone arrestate, di cui due ai domiciliari, sono in tutto sette. Si tratta di Giuseppe Lavorato, 37 anni, Kodri Mona, 36 anni, Walter Baffa, 26 anni, Demetrio Gabriele, 39 anni, e Pasqualino Rotondaro, finiti in carcere. Ai domiciliari sono, invece, andati Fiore Abruzzese, 41 anni, e Francesco Straface, 26 anni.

La famiglia aveva rilevato il forno alcuni anni fa con lo scopo di darlo in gestione al figlio 41enne, (tra gli odierni arrestati) che invece aveva elaborato un articolato sistema di confezionamento e custodia della marijuana, che veniva nascosta in nicchie nelle pareti interne al forno e alle spalle della struttura. Le investigazioni svolte hanno anche fatto emergere la volontà di parte degli arrestati (tra cui il gestore del forno), di voler incendiare le vetture di alcuni carabinieri, “colpevoli” di aver effettuato diversi arresti in flagranza che avevano portato al recupero di circa 1,4 kg di marijuana.


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