Belle notizie dalla Calabria, belle davvero


calabria (1) Da dove cominciamo? Ma da Calabria Verde. Dolce, il nome, virgiliano bucolico e georgico, idilliaco, arcadico, da Pioggia nel pineto, da com’era verde la mia valle! La magistratura non la pensa così, però, e ha scoperto che quelli di Calabria Verde sono dei presunti lestofanti e presunti ladri e presunti malversatori. Presunti, fino a sentenza definitiva. Intanto ha spedito un po’ di avvisi di garanzia, un po’ di arresti e roba del genere. Le voci affermano che ci sarebbe stato un presunto mangia mangia di un mare di soldi. E che il direttore, presunto delinquente, si fa costruire la casa con i soldi dell’Ente. Dirà, come Scaiola, che era a sua insaputa?

 Spero che i presunti mascalzoni, se una sentenza li farà smettere di essere presunti e li dichiarerà mascalzoni, vengano sbattuti in galera, gettandosi subito la chiave in un tombino; e ricevano dai compagni di cella gli onori dovuti al loro merito, e di giorno e di notte.

 Ovvio. Però le presunte canaglie non avrebbero potuto compiere le presunte rapine senza la complicità di politicanti e sederi piatti di Stato, Regione, Province, Comuni eccetera. Perciò non mi basta vedere in gattabuia quelli di Calabria Verde, voglio vederci anche i loro conniventi e protettori. E, in ogni caso, li condanno io per “culpa in eligendo” e “culpa in vigilando”: qualcuno li ha nominati, i presunti indegni banditi; e qualcuno doveva controllarli.

 La Calabria, scrivevo ieri, è la terzultima d’Europa. Secondo voi, posso sopportare il presunto mangia mangia di Calabria Verde e di chi l’ha nominata e doveva vigilare? Fosse per me, altro che galera: ad metalla Sardiniae, ad beluas!

 Non contenti, i magistrati fanno un bel blitz all’Annunziata, l’ospedalone di Cosenza, per vedere se  tutto va bene o fa un po’ schifo. E se ne escono con le mani nei capelli. E già, a forza di nominare primari gli amici degli amici…

 Intanto il mondo intero sa che in Calabria si fanno i matrimoni in elicottero vagante vagamente autorizzato o nemmeno. E ci ricaviamo la solita figura di sterco.

 Ciliegina marcia sulla torta, anche questo mese di settembre, come da quando c’è Oliverio, la Regione Calabria fa cultura sotto zero, meno 273.

Ulderico Nisticò


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