Cassiodoro a Cuba?


cassiodoro1 Che avranno mai a che spartire i cubani fratelli Castro con Cassiodoro, da prendersi un premio intitolato al nostro antico politico e sapiente? Secondo me, nulla. Beh, proviamo a penetrare nelle testoline della giuria, e formuliamo delle ipotesi:

  • ipotesi 1: visto che vogliono fare santo Cassiodoro dopo appena quindici secoli, posso immaginare che Roul e Fidel Castro siano due cardinali, due teologi. L’ipotesi è scartata, perché sono due ex rivoluzionari, uno dei quali in pensione, l’altro ereditò; e non mi pare abbiano competenze in fatto di canonizzazioni, e dottrina cattolica in genere;
  • ipotesi 2: i Castro sono due credenti e praticanti, e devoti in anticipo di san Cassiodoro. Ipotesi scartata, perché sono, o divennero, dei marxisti, sostenitori che “la religione è l’oppio dei popoli”, e non sono mai stati visti in chiese e santuari di nessun santo del calendario o candidato.
  • ipotesi 3: i germani Castro sono studiosi del pensiero cassiodoreo. Ipotesi destituita di fondamento, giacché dedicarono la loro avventurosa esistenza prima alla rivoluzione, poi a barcamenarsi a mandare avanti una baracca sempre pericolante. Immagino che, dai tempi in cui combattevano nella Sierra a quando si son messi d’accordo con Obama, abbiano avuto poca disponibilità a leggere il De musica, le Variae e altri scritti dello scolacense.
  • ipotesi 4: è stata scoperta un’analogia tra i due Castro e l’azione politica di Cassiodoro. Ipotesi del tutto sballata: egli era un romano di stampo antico, alieno da utopie ugualitarie e roba del genere, e convinto che “solo sotto la legge romana ci può essere la libertà”: ovviamente, libertà solo per chi rispetta la legge. Se avesse sentito parlare di comunismo, avrebbe spedito subito un reparto dei suoi robusti e selvatici ostrogoti ad arrestare i sognatori di incubi e metterli in condizione di non nuocere.

 Non mi vengono a mente altre ipotesi, a parte quella di aver scelto a caso due nomi famosi per uscire sui giornali. Ora non resta che chiedersi cosa hanno fatto i due Castro alla notizia di essere stati premiati niente di meno che a Roccelletta di Borgia. Sono venuti a ritirarlo? Ma no: Fidel è vecchietto, Raoul ha da fare. Hanno mandato qualcuno? Ma no: l’ambasciatore di Cuba era impicciato. Poteva mandare un vice, un addetto, un parente, un amico, un isolano caraibico qualsiasi… No, tutti occupati. Ho capito: il premio lo lasciano fermo posta a Borgia o a Squillace: il primo cubano che passa, glielo porta a Santiago. O se capita Obama…

 Qui, secondo me, bisogna ristabilire alcune regolucce. Fino a qualche anno fa, Cassiodoro non sapevano manco chi fosse, a parte rari studiosi. Ora, sono tutti residenti a Vivarium e Castellense; tutti monaci di Cassiodoro; tutti devoti di san Cassiodoro. No, ci vorrebbe un DOC come il vino.

Ulderico Nisticò


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