Catanzaro – Arriva al Politeama il “Cirque du Statush” con l’esplosivo duo degli Arteteca


“Vita, cuore, battito”. Chi non conosce la battuta-tormentone degli Arteteca, il duo comico più esplosivo di Made in Sud? Eccoli arrivare, Monica Lima ed Enzo Iupparello, al Politeama di Catanzaro dove venerdì prossimo, 20 aprile, presenteranno il loro grande show, “Cirque du Statush”.

Lo spettacolo, scritto a quattro mani dagli stessi Arteteca con Nando Mormone e Ciro Ceruti – che ne cura anche la regia, raccorda attraverso le musiche inedite di Frank Carpentieri ed i numeri di un gruppo di 8 circensi ed acrobati, sketch che hanno come protagonisti i più amati personaggi ai quali il duo comico ha dato vita negli anni. Ci son proprio tutti i loro iconici personaggi dagli sposini, ai dipendenti da Facebook, alle webstar Kevin e Samantha fino ad arrivare ai tamarri. Un continuum che trascina gli spettatori in un mondo fantastico; il pubblico ha la sensazione di entrare in un circo, grazie all’allestimento che caratterizza tutti gli spazi di accesso alla sala e la sala stessa.

Il teatro è allestito come se fosse un tendone da circo, il pubblico è circondato da artisti circensi già prima dell’inizio dello spettacolo, all’esterno, nel foyer, nella biglietteria, in sala.

Gli Arteteca sono amatissimi non solo dal pubblico adulto ma anche dai più “piccini”, il loro è un pubblico molto variegato e vasto. Lo spettacolo è anche ricco di cambi d’abito ed è caratterizzato da una sfavillante luminosità e gioca per tutto il tempo sull’ironia che della coppia di comici. Enzo e Monica ci raccontano tutto della loro vita assieme, dal primo appuntamento e le prime frasi fino ad oggi.

Cirque de Shatush ha una parola d’ordine che più volte viene ripetuta al pubblico: “lasciatevi andare” e sembra impossibile non farlo, anche se dietro le risate si celano anche momenti più intensi e profondi specie alla fine dello spettacolo nei discorsi dei due in cui vengono fuori anche le loro fragilità, tanto da chiudere lo show con lacrime di commozione.


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