Catanzaro – Blitz nel quartiere rom, 8 persone arrestate e subito scarcerate


“Otto arresti per furto di energia elettrica non convalidati dal giudice di Catanzaro perche’ non si e’ in grado di quantificare la durata e l’entita’ del prelievo, considerato anche che la societa’ ha “una notevole capacita’ economica’”. La denuncia e’ del sindacato di polizia Coisp della Calabria che, attraverso il segretario generale regionale, Giuseppe Brugnano, ha evidenziato quanto accaduto nel capoluogo di regione nelle ultime ore invocando un’ispezione ministeriale nel palazzo di giustizia. “Polizia e Carabinieri, in un’operazione interforze – ha affermato il segretario del Sindacato indipendente di polizia – hanno attuato una serie di controlli nella zona di viale Isonzo, nella giornata di mercoledi’.

Quella giustizia che lancia messaggi poco chiari. Un quartiere ad alto rischio criminalita’, dove ogni minimo segnale diventa fondamentale per contribuire a restituire un minimo di legalita’. Al termine di controlli complessi, considerato il clima che caratterizza il quartiere, sono state arrestate otto persone accusate di furto di energia elettrica. Nell’udienza di convalida il giudice di Catanzaro ha, pero’, stabilito che gli arresti non andavano convalidati”. Secondo Brugnano, “siamo davanti ad uno Stato che non riesce a garantire il rispetto delle proprie leggi. Uno Stato in cui un giudice puo’ decidere di non applicare la norma attaccandosi ad una interpretazione illogica ed irresponsabile, che alimenta tensioni e illegalita’. Spiace dover essere cosi’ duri – aggiunge il Coisp – ma non convalidando quegli arresti, la giustizia ha lanciato un messaggio chiaro in un quartiere difficile: continuate a delinquere senza il rischio di pagare nulla. Come operatori di polizia – ha proseguito Brugnano – ci sentiamo mortificati, umiliati e abbandonati da uno Stato che, attraverso i suoi apparati, non riesce a garantire alcuna tutela delle leggi e del nostro lavoro. Siamo stanchi di subire umiliazioni nel rappresentare lo Stato nelle battaglie di ogni giorno, mentre altri vivono comodamente seduti in uffici dorati, infischiandosene delle conseguenze catastrofiche che una loro decisione puo’ creare. Ci auguriamo – conclude il Coisp Calabria – che il Ministro della Giustizia invii immediatamente una ispezione negli uffici del giudice di Catanzaro che ha assunto questa decisione”


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *