Avevano rubato quattro batterie ed altro materiale all’interno di un’area in cui e’ collocato un ripetitore Wind, e si apprestavano a smontare altre batterie quando sono arrivati gli agenti delle Volanti ai quali hanno cercato di fornire versioni contraddittorie circa la loro presenza sul luogo. E’ accaduto a Catanzaro, in periferia. Protagonisti un giovane maggiorenne e una ragazza ancora minorenne. Il giovane ha tentato di far credere di essere un dipendente del gestore telefonico, poi di una ditta di servizio in caricato di istallare un’antenna, fornendo varie versioni circa il suo ruolo, convinto che i poliziotti potessero fidarsi delle sue affermazioni.
E’ bastato poco al personale della Volante per appurare che le affermazioni del giovani non erano veritiere e un immediato sopralluogo sul posto ha dato riscontro della reale situazione, in quanto ai piedi di un muretto a ridosso della recinzione dell’area, recisa per consentire il passaggio di una persona, sono state trovate parzialmente 4 batterie ed altro materiale. Nell’immediata vicinanza, poi, era posteggiata un’auto, una Fiat Multipla, sulla quale, evidentemente, sarebbe stato caricato il bottino, con a bordo una ragazza.
Fatto intervenire personale della Wind, si e’ accertato che quanto sottratto faceva parte della dotazione del ripetitore, risultato peraltro manomesso. Ricostruito quanto avvenuto, anche con l’ausilio dei rilievi effettuati da operatori del gabinetto provinciale della Polizia Scientifica, si e’ provveduto a restituire le batterie e il materiale recuperato alla Wind e i due giovani sono stati condotti negli uffici della Questura per gli ulteriori accertamenti. Il maggiorenne, gia’ noto agli inquirenti, e’ stato dichiarato in arresto. La ragazza e’ stata denunciata e su disposizione della Procura presso il Tribunale per i Minorenni, e’ stata riaffidata ai genitori.