Chiedevano soldi per restituire auto rubata, 2 arresti


Avevano messo in atto la procedura del ‘cavallo di ritorno’: rubano l’auto della vittima per poi nasconderla in una zona sicura dove non può essere facilmente rinvenuta dalle forze dell’ordine. Poi contattano la vittima e le chiedono una somma di denaro come riscatto intimando di non sporgere denuncia, pena la perdita definitiva del veicolo o anche qualcosa di più grave. Una volta avvenuto il pagamento danno indicazioni al malcapitato per poter raggiungere il luogo dove trovare ciò che gli era stato sottratto. Questo il modus operandi, ma per due lametini non è andata a buon fine. Bevilacqua Luigi, 37 anni, e Bevilacqua Renato, 23 anni, entrambi residenti a “ciampa di cavallo”.

Entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio, nell’agosto scorso avevano inscenato la vicenda ai danni di un cittadino al quale era stato sottratto il proprio veicolo. Contattato in due diverse occasioni, lo stesso, dietro minaccia, è stato costretto a sborsare complessivamente mille euro per potersi riappropriare del proprio mezzo e della merce che vi era all’interno. Ma i carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme guidati da Pietro Tribuzio, a seguito di indagini e controlli condotti sul territorio, sono arrivati all’identificazione dei malfattori che, nella mattinata odierna, sono stati localizzati presso le rispettive abitazioni e nei loro confronti è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Tribunale lametino.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *