Consegnati al Parco della Biodiversità dispositivi di protezione individuale ai dipendenti. Liberata anche una poiana


La tutela e la valorizzazione del Parco della Biodiversità Mediterranea, fiore all’occhiello dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro, continua ad essere tra le priorità programmatiche e organizzative dell’Ente intermedio guidato dal presidente Enzo Bruno, nonostante le difficoltà economiche e normative. Un patrimonio naturalistico, ambientale, culturale che va preservato dall’incuria e da atti vandalici che non mancano di minare la bellezza del “polmone verde” del Capoluogo di Regione.

I dipendenti dell’Amministrazione provinciale in forze al Parco e al Cras – il Centro Recupero Animali Selvatici della Provincia di Catanzaro che rappresenta un’altra eccellenza di questo Ente – quindi rappresentano un vero e proprio “presidio” per preservare la struttura e la tranquillità delle migliaia di cittadini che frequentano. In questa logica, in presidente della Provincia di Catanzaro ha ritenuto opportuno “compiere un ulteriore sforzo per garantire ai dipendenti un adeguato equipaggiamento che permetta loro di agire in maniera efficiente nel rispetto delle norme di sicurezza”.

Questa mattina, infatti, alla presenza del direttore del Parco, la dirigente Rosetta Alberto, del responsabile tecnico Sergio Calabria e della responsabile del Cras, la dottoressa Deborah Giordano, il presidente Bruno ha partecipato alla consegna dei dispositivi di protezione individuale a diciotto dipendenti (otto del Parco e altrettanti al Cras, compresi i volontari), attrezzature come guanti, caschi, tute e calzature, che non venivano rinnovate da anni.

“Lo sforzo delle maestranze provinciali ha consentito in questi anni di mantenere alto lo standard dei servizi e la fruizione culturale, ambientale, naturalistica e sportiva del Parco – ha detto il presidente Bruno -. Continueremo a compiere quanto necessario alla tutela di questo patrimonio inestimabile che appartiene alla comunità, non solo calabrese”. Nell’occasione, il presidente Bruno ha “accompagnato” una poiana alla reintroduzione in natura dopo la degenza al Cras che l’ha curata per un ala rotta: un bel volo, verso la libertà, nonostante la grigia giornata invernale.


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