Custodire i custodi!


Quis custodiet ipsos custodes? Così cantò Giovenale, e aveva ragione. Compito dei custodi, del resto, non è di passare la giornata, ma di darsi da fare sul serio, attivamente, di loro iniziativa, molto al di là delle cartuccelle e delle leggi. Esempi:

– Visco, e prima di lui Draghi, vanno dicendo di aver mandato una nota alla Consob; e la Consob se la piglia con la Banca d’Italia. Secondo la forma, uscirà che hanno compiuto il loro dovere, cioè al minimo indispensabile, q. b. come il sale nelle ricette. Io ai miei allievi, se non commettevano papere grammaticali, in caso del genere davo sei mesi al tema. Un presidente della Banca d’Italia non dovrebbe custodire le carte e poi andare a cena; ma recarsi personalmente dal governo o da chiunque altro, e avvertire che le banche venete e toscane stavano ciurlando nel manico. Che abbiano o no commesso reati, sono stati dei custodi negligenti, passivi, pigri.
– Gallerie viadotti della cosiddetta Strada di Germaneto cadono a pezzi. Tra un centinaio d’anni si saprà se le leggi… Ma intanto vorrei sapere chi era il direttore dei lavori, e perché non ha fatto il suo dovere di custode.
– Reggio Calabria si allaga: qualcuno, oggi e ieri, non ha custodito le fogne e i canali.
– Ostia è un Municipio (frazione) di Roma, ma conta più abitanti della provincia di Vibo. Come fu che per decenni tutti i sindaci e tutti i prefetti hanno lasciato Ostia in mano a zingari e bande e mafie, e c’è voluto un fatto di stupida cronaca per accorgersi che è una specie di foresta de cannibali? Dov’erano, i custodi?
– Una signorina molto sventata va a trovare due sconosciuti di dubbia provenienza (come sono politicamente corretto, oggi!), beve come un vecchio marinaio, viene violentata dai due simpaticoni. E diciamo violentata per essere politicamente corretti. L’unico che ha provato a compiere il suo dovere di custode è stato il parroco, che, esprimendosi malamente in italiano ma dicendo l’ovvio, ha invitato le signorine a non bere negli appartamenti degli sconosciuti; anzi, a non entrarci neanche se astemie. Ebbene, se la sono presa con il parroco: dov’erano tutti gli altri custodi? Ora non mi venite a dire che la divertaiola era maggiorenne, se no mi faccio male dal ridere.
– Insegnano con diplomi fasulli. Il preside non ha potere di assumere o licenziare: ma qualcuno poteva anche accorgersi che Tizio e Caio erano degli incapaci. Culpa in vigilando, si chiama.
Eccetera, e certo sto dimenticando qualcosa. Riassunto: il compito dei giudici è intervenire quando sia stato commesso un reato; invece il compito dei custodi è di prevenirli, di impedirli.

E non solo i reati. Quando Prodi svendette l’Italia a 1936,27 lire per euro, né lui presidente del Consiglio né il suo quasi immediato successore Berlusconi custodirono gli scaffali dei negozi, dove 1.000 lire in una notte divennero non € 0,52 come doveva essere, ma euro 01, cioè quasi 2.000. Legge o non legge, furono entrambi due custodi negligenti, pigri, inutili.

E siccome lo fecero nella più tonta buona fede di “ce lo chiede l’Europa”, furono anche due stupidi. Insomma, i custodi vanno a loro volta custoditi, e molto prima di essere eventualmente processati. Né Prodi né Visco né la signorina socievole né eccetera hanno commesso reati, quindi i giudici non c’entrano, bensì sono ed ebbero dei pessimi custodi.

Ulderico Nisticò


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