Due ore per protesta in una cassa da morto


Si e’ sdraiato in una bara posizionata davanti alla sede della Prefettura di Crotone per protestare contro la “morte del Crotonese” che sarebbe stata decisa dal governo e suffragata dai commissari per il piano di rientro sanitario della Calabria che il 24 febbraio hanno firmato la chiusura della base dell’elisoccorso di Ciro’ Marina (Kr). Protagonista della eclatante protesta Nando Amoruso, presidente del comitato Vita (Viabilita’, infrastrutture, trasporto e ambiente) che ha denunciato “l’esistenza di una precisa volonta’ di affossare il Crotonese che parte dalla mancanza di interventi per le infrastrutture per finire all’abbandono politico del territorio” mentre la classe politica “si sveglia solo a cose fatte come nel caso dell’elisoccorso”.

Dopo aver trascorso due ore dentro la cassa da morto, Amoruso e’ stato ricevuto dal capo di gabinetto della Prefettura di Crotone al quale ha spiegato i motivi della protesta ricevendo poi l’impegno da parte della Prefettura ad approfondire la problematica per verificare la regolarita’ del decreto firmato da Scura. Al termine dell’incontro Amorusoe’ tornato a sdraiarsi nella cassa da morto facendo appello ai sindaci del territorio crotonese di recarsi davanti all’Ufficio Territoriale del Governo per organizzare la protesta a favore del mantenimento dell’elisoccorso.


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