Il 29 Marzo esce “Mirrors” il terzo lavoro in studio realizzato dalla band calabrese.
Dopo anni passati a sperimentare soluzioni strumentali al limite dei confini armonici, la band si presenta ora con un prodotto più conciso e diretto. Il sound intenso e le composizioni ispirate danno al progetto un tono più maturo e internazionale. Gli arrangiamenti frizzanti e la dichiarata intenzione di mantenere intatta l’ispirazione creativa rendono il progetto molto fluido e allo stesso tempo intimo e delicato. I contenuti e i testi sono molto autobiografici e rappresentano una riflessione profonda su alcuni temi come “la ricerca di sé stessi”, “la paura di affrontare i cambiamenti”, “il non sentirsi adeguati“ e “il particolare rapporto con alcuni pensieri ed emozioni”.
Da qui il titolo MIRRORS … “specchi che riflettono particolari sfaccettature della realtà in base alla loro inclinazione!!”
L’Ep uscirà per Rocchenrolla Label sotto la produzione artistica di Saso, registrato presso il Black Horse Music Studio di Catanzaro da Francesco Merante e Giorgio Condello, missaggio a cura di Giorgio Condello, mastering effettuato da Gianni Vallino del Karibu di Torino. L’immagine di copertina è di Giorgio Bartocci (Luminiera I, Dettaglio di Miniera, mostra personale presso Altrove Gallery).
“Questo EP rappresenta per noi un cambiamento molto importante. Veniamo da un periodo in cui, per varie ragioni, il nostro rapporto con la musica era diventato troppo “pesante e macchinoso”. Eravamo lontani anni luce da quello spirito iniziale che ci aveva spinto a giocare con le note. Stava diventando tutto troppo rigido e prevedibile. Il modo di comporre, i concerti, addirittura anche il modo di suonare non ci rappresentava più. Ci siamo messi tutti in discussione e siamo andati, non senza fatica, alla ricerca di quella grinta e di quel coraggio che sono necessari per affrontare una nuova avventura. Siamo molto soddisfatti del risultato finale! È stato un periodo bellissimo che ci lascia pienamente soddisfatti e appagati sia dal punto di vista umano che professionale.” – Le Hibou