Ex ospedale di Chiaravalle, il “caso” approda anche in Parlamento


Interrogazione della deputata Dalila Nesci al ministro della Salute

Approda in Parlamento la vicenda della mancata riconversione dell’ex ospedale “San Biagio” di Chiaravalle Centrale in Casa della Salute. La deputata pentastellata Dalila Nesci ha incontrato il sindaco Mimmo Donato, ormai entrato nel suo quarto giorno di sciopero della fame, annunciando una sua interrogazione al ministro Lorenzin “per accertare tutti i profili di responsabilità che hanno portato al blocco del finanziamento e allo stallo del progetto”.

Dalila Nesci ha visitato la struttura sanitaria, occupata giorno e notte dagli amministratori dell’intero comprensorio in segno di protesta, e ha ricevuto dal sindaco un copioso carteggio, appesantito dai più recenti scambi di corrispondenza tra gli uffici della Regione Calabria e quelli dell’Asp di Catanzaro. Lettere che, anziché accelerare l’iter della riconversione, di fatto lo hanno clamorosamente affossato. La parlamentare del Movimento 5 Stelle ha tentato anche di mettersi telefonicamente in contatto con il governatore Mario Oliverio, ma senza ottenere risposta. Proprio dal presidente della Regione si attendono, in queste ore, interventi risolutivi per chiarire, una volta per tutte, il destino dell’ex ospedale di Chiaravalle. Tantissime, in questi giorni, le testimonianze di vicinanza e solidarietà nei confronti del sindaco Donato, già visibilmente segnato dalle notti insonni e dall’astinenza dal cibo.

La squadra di calcio locale, prima di scendere in campo per il turno di campionato, si è recata al “San Biagio” per manifestare l’adesione di tutti i tesserati e della dirigenza societaria alla coraggiosa battaglia condotta dal primo cittadino. Molto apprezzate dal sindaco le dichiarazioni di sostegno del giovane professionista chiaravallese, trapiantato per lavoro a Catanzaro, Saverio Arena che ha voluto esserci per esprimere la propria disponibilità a sostegno della “causa” della Casa della Salute: “Un obiettivo di tutti, senza bandiere e divisioni”.  


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *