Finché c’è scuola, c’è speranza!


Se Dio avesse un paio di occhi, sarebbero proprio quelli dei bambini. Tutti fermi, sulle scale della chiesa. Sono quelli della scuola dell’Infanzia dell’Istituto Maria Ausiliatrice che venerdì 30 giugno
hanno concluso l’anno scolastico in festa. Con la magliettina bianca e i jeans e le gonnelline svolazzanti e le scarpette colorate. Con i sorrisi disarmanti e le vocine che, ogni tanto, interrompono il silenzio generale della messa celebrata in loro onore. Con le testoline che si girano da una parte all’altra in cerca dell’approvazione di mamma o papà. E cantano questi bambini. Cantano in onore di Don Bosco e Maria Ausiliatrice. Cantano alla vita. Una vita a cui si sono affacciati da poco e che  hanno appena iniziato ad assaporare.

I bambini più piccoli hanno salutato quelli più grandi che  lasciano la scuola dell’infanzia per iniziare il percorso della scuola primaria. È a loro che viene dato simbolicamente il diploma, seguito da un caloroso applauso degli astanti. L’anno scolastico è stato lungo e faticoso. Ma la fatica porta alla soddisfazione, quella di vederli lì, tutti in piedi a gioire insieme. In chiesa, a fare un silenzioso tifo, ci sono i genitori, primi sostenitori dei loro piccini. E le ragazze del servizio civile che per un lungo anno hanno accompagnato con profonda dedizione, impegno e amorevolezza la loro crescita. E le maestre che hanno letto un augurio per l’anno che verrà. E la Preside della scuola assieme alla Direttrice che hanno preso parte alla celebrazione Eucaristica, ringraziando gli alunni e i genitori e dando loro appuntamento a settembre, per l’inizio del nuovo anno scolastico.

A concludere questo momento di condivisione religiosa ci hanno pensato le mamme, con un buffet per pranzare tutti insieme, grandi e piccini. È da questi momenti che si impara che la scuola è vita. Profondo sacrificio, ma vita. Un focolare che deve sempre essere tenuto acceso da tutti i bambini e genitori e corpo docente che collaborano per un unico obiettivo: rendere migliore la società di cui questi bambini saranno i futuri abitanti. Perché finché c’è scuola, c’è speranza!

Floriana Ciccaglioni


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