Cos’è il teatro? Ci piace citare noi stessi: è “il falso che è più vero del vero”. Il falso che diventa vero per effetto delle emozioni che uno spettacolo riesce a suscitare. Se riesca o meno, lo giudichi chi verrà mercoledì 16 marzo, alle 15.00, al Teatro comunale, a vedere “L’ippogrifo sa volare”, con i ragazzi del Liceo Scientifico di Soverato.
Vedrete ogni genere di turba e follia, attraverso antiche citazioni e creazioni originali. Verranno recitati brani in greco (Euripide), latino (Orazio) inglese (Shakespeare), spagnolo (Cervantes), tedesco (Goethe), francese (Hugo e Baudelaire); italiano (Pirandello), e anche un breve ma pungente pezzettino in dialetto nostrano, preceduta da un’analisi antropologia.
Poi l’autore ha dato corso alla sua fantasia, con i miti di Eco, Medea, Elena; Omero e Ariosto con acuti commenti; una scena di paese a sorpresa; due casi di cervello anomalo… e un raffinato filo conduttore.
Teatro e scuola, dunque, senza dimenticare che questo gioco fa parte della Settimana del cervello e a recitare sono degli studenti.
Eccoli: Laura Aversa, Alessandra Battaglia, Michele Benvenuto, Alice Caglioti, Chiara Camastra, Silvia Caridi, Serena Castanò, Elisa Cirillo, Cosimo Criniti, Carla De Giorgio, Vincenzo Ferraro, Francesco Giannini, Emilia Gualtieri, Fatima Leotta, Elisabetta Licciardi, Alessandro Marino, Francesca Montepaone, Bruna Natale, Marisa Orlando, Francesco Persampieri, Federica Ranieri, Cristina Siviglia, Filippo Surace, Maria Rosaria Ussia, Maria Grazia Vetrano, Emanuele Voci, Roberta Voci, Alessia Vono;
coreografie e corpo di ballo: Ilaria Alfarano, Adele Fera, Manuela Frustagli, Carmela Martino, Erica Mellace, Marta Rudi, Bice Scuteri
musiche: Maria Aiello, Michele Benvenuto, Chiara Camastra, Sabrina Marcella, Giuseppe Sestito;
conduce Ornella Ieropoli.
Non resta che ringraziare l’intelligente lavoro di scenografia di Cesare Taverna; e la felice collaborazione di preside, professori e personale del Liceo.
Ulderico Nisticò