Questa mattina. dopo l’inaugurazione del Centro Operativo Comunale di Protezione Civile (C.O.C.) il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Ing. Fabrizio Curcio, accompagnato dal Commissario Prefettizio Dottor Luigi Bigagnoli, ha visitato l’Avis Comunale di Petrizzi. Curcio, nella sua visita ha incontrato il Comitato Esecutivo dell’Avis guidato da presidente Antonio Parretta, con il segretario Domenico Cilurso e il tesoriere Nicola Cosentino, unitamente a diversi volontari avisini.
La struttura che ospita l’Avis Comunale di Petrizzi, unitamente ai Medici Volontari e Ospitalieri dell’Ordine Militare di San Lazzaro di Gerusalemme, rappresentati dalla dottoressa Isabella Samà, responsabile regionale dell’Ordine e dal dottor Daniele Clausi. Il piano comunale di emergenza di Protezione Civile, ha individuato la sede Avis a gestire l’emergenza sanitaria, poiché è l’unico stabile del borgo a possedere i requisiti minimi strutturali che permettono di esercitare l’attività sanitaria in sicurezza.
Obiettivo dell’Avis, ha riferito il presidente Parretta, è quello di diffondere la cultura dell’informazione e formazione per le buone pratiche di prevenzione sanitaria e della promozione del dono del sangue in seno ad un più vasto progetto di emergenza di protezione civile, tenendo ben presente la consapevolezza che i rischi di terremoto, incendi e fenomeni idrogeologici sono reali con elevate probabilità che si verificano.
L’Avis, nata per l’emergenza e operando nella quotidianità emergenziale trova le sue più belle espressioni di solidarietà quando e laddove maggiore è il bisogno, ha spiegato Curcio, complimentandosi con l’Amministrazione Comunale, rappresentata dal dottor Bigagnoli, per la bellissima struttura messa a disposizione della benemerita Onlus.
All’Avis e a tutte le altre associazione di volontariato vengono demandati l’onere e il dovere di partecipare attivamente con la Protezione Civile per la salvaguardia della sicurezza collettività.
Un’Aassociazione come l’AVIS, continua Curcio, è sempre disponibile ad offrire il proprio contributo operativo e non solo per i piani di Protezione Civile, ma sempre e comunque, poiché le sale operatorie degli ospedali, sono sempre in emergenza.