Il concerto unico in Italia di Yamandu Costa chiude il Festival “Reggio chiama Rio”


Dopo il successo della sessione estiva e dell’evento straordinario con Gilberto Gil, il Cortejo Afro, l’Opera di Bahia e l’Orchestra di Aldo Brizzi, che ha incantato il pubblico arrivato da tutta Italia al Cilea, prosegue il festival internazionale “Reggio chiama Rio”, nato dalla collaborazione tra il Comune di Reggio Calabria, con il suo Festival “Alziamo il Sipario” e la Shownet srl, con “Fatti di Musica”, il festival del miglior live d’autore nazionale ed internazionale diretto da Ruggero Pegna giunto alla trentunesima edizione.

Prossimo e ultimo appuntamento il prossimo 28 novembre alle 21.00 al Teatro Comunale “Francesco Cilea” con l’unica tappa in Italia di Yamandu Costa, uno dei maggiori talenti della chitarra brasiliana.

Yamandu Costa è un riferimento mondiale nell’interpretazione della musica brasiliana, che domina e ricrea ad ogni sua performance e nelle sue composizioni. Il suo strumento principe è la chitarra a sette corde, strumento particolare usato in Brasile, principalmente nel Choro e nel Samba. La sua creatività musicale lo ha portato ad esplorare tutte le possibilità della chitarra a 7 corde, rinnovando vecchi temi e creando proprie composizioni appassionate e coinvolgenti.

Yamandu si cimenta in diversi stili e, a ragione di questa sua grande versatilità, è impossibile identificarlo con un solo genere musicale. Suona dal Choro alla musica classica, ma è anche un gaùcho pieno di milonghe, tanghi, zambas e chamané. E’ un “mix” di tutti questi stili e riesce a creare interpretazioni di rara intensità con la sua chitarra a 7 corde, giustificando così il significato in tupi-guarani (lingua dei nativi indiani-brasiliani) del suo bel nome, Yamandu, “il precursore delle acque”.

Figlio della cantante Clari Marcon e del chitarrista e trombettista Algacir Costa, leader del gruppo “Os Fronteiriços”, Yamandu Costa apprende da giovanissimo l’uso della chitarra a sette corde esibendosi a soli 17 anni a San Paolo al Circuito culturale della Banca del Brasile, prodotto dallo Studio Tom Brasil, dove fu riconosciuto come rivelazione della chitarra brasiliana.

Rivelando una profonda intimità con il suo strumento e un linguaggio musicale senza frontiere, ha calcato i palchi più importanti del Brasile e del mondo, partecipando ad importanti festival, vincitore dei più importanti premi di musica brasiliana. Nel 2010, il CD Luz da Aurora con Hamilton de Hollanda è stato nominato per il Grammy Latino.

Nel 2012 ha vinto a Cuba il Premio Internazionale del Cubadisco con il CD Mafuá e una menzione del premio ALBA con il CD Lida. Yamandu si è esibito praticamente in tutto il mondo, collaborando in qualità di solista in importanti progetti con Orchestre Sinfoniche, in Brasile ma anche in Francia nell’Orchestre de Paris e l’Orchestre National de France, diretta da Kurt Masur.


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