Il Festival d’Autunno sbarca in Inghilterra: presentato a Londra “God blessed Calabria”


Si tratta del docu-film che racconta l’epoca bizantino-normanna della nostra regione

Uno straordinario spot per la Calabria. Così Erminio Perocco aveva definito, lo scorso anno quando fu presentato, “God blessed Calabria”, il docu-film sul periodo bizantino-normanno della nostra regione. A produrlo la Società “Historia” presieduta da Maria Teresa Laurito, grazie ai Fondi Por Fesr 2007/13- Asse V linea 5.2.5.1, in collaborazione con l’Associazione “Donne in Arte”, la società “E-bag” e il “Festival d’autunno”.
Un lavoro ideato dal direttore artistico del Festival , Antonietta Santacroce che ne è stata anche il direttore artistico di progetto, il cui obiettivo è stato quello di ricoprire e divulgare l’epoca bizantina in Calabria, sicuramente meno conosciuta rispetto a quella magno-greca, ma egualmente importante per  la nostra Regione, che visse allora una nuova eccezionale stagione sul piano economico e culturale.
E che si tratti davvero di una produzione capace di diffondere un’immagine positiva di questa terra lo dimostra il successo che la proiezione ha ottenuto a Londra nella sede dell’Accademia Italiana di cultura Artstur, presieduta da Rosa Maria Letts. Alla presenza, tra gli altri, di studiosi d’arte,  consoli, ambasciatori e di numerosissimi giornalisti specializzati in cultura e turismo, Antonietta Santacroce e il famoso regista Erminio Perocco hanno presentato il film che ha davvero ammaliato i presenti: le testimonianze degli studiosi intervistati, il fascino dei paesaggi e quello dei resti di una storia millenaria hanno restituito l’immagine di una Calabria tutta da scoprire. «E’ con orgoglio e anche con soddisfazione – ha detto Antonietta Santacroce – che ho accettato l’invito della vostra Accademia per presentare, qui a Londra, “God blessed Calabria”. Con orgoglio perché la mia terra, quella che viene raccontata in questo docu-film, è assai lontana dagli stereotipi per la quale è tristemente nota. Con soddisfazione perché uno degli obiettivi del Festival d’Autunno, che ormai da 15 anni dirigo, è anche quello di far parlare della Calabria ben fuori dai confini regionali e di riscoprire divulgare la storia e la cultura della nostra regione. L’eco mediatica di alcuni eventi – penso alla presenza di artisti quali Dionne Warwick, Al Di Meola, Herbie Hancock, The Manhattan Transfer, Paco de Lucia, Dee Dee Bridgewater, per citarne alcuni – la presenza qui a Londra, l’invito in altri istituti di cultura sempre all’estero, è certamente segno che i nostri intenti sono stati raggiunti».

E’ toccato a Perocco spiegare il taglio del docu-film e la filosofia che ne ha sotteso la realizzazione: «Si tratta di un video girato in modo non convenzionale. Abbiamo raccolto le tracce del glorioso passato della Calabria anche attraverso testimonianze che ripercorrono un’epoca per niente oscurantista. Nel Medio Evo – ha spiegato – la Calabria era tra i posti più ricchi d’Italia tanto che era meta degli emigrati che arrivavano dal Nord. Era fiorente all’interno di un ambito culturale vivace. Il video rende bene il fascino di questi posti splendidi dal punto di vista storico culturale ma anche paesaggistico, che proprio per questo possono costituire un notevole richiamo culturale e turistico». Un lavoro lungo un anno che ha visto collaborare professionisti di primo piano e che ha suscitato un convinto apprezzamento da parte di tutti i presenti. Ai quali, tra l’altro, è stato offerto il pluri-premiato spumante “Dovì” delle cantine calabresi “Ferrocinto”: un’ulteriore opportunità per far conoscere anche l’enogastronomia della Calabria rappresentata, nell’occasione, dal famoso chef Francesco Mazzei che, da qualche tempo, ha conquistato Londra.

Nel corso dell’incontro il direttore Santacroce ha anche presentato, in anteprima, il cartellone della XV edizione del Festival d’Autunno che nella prossima settimana sarà illustrato alla stampa. E non mancheranno le sorprese visto che gli appuntamenti si snoderanno per più mesi, a partire dal prossimo luglio. «Non voglio svelare gli eventi previsti in cartellone ma, anche quest’anno – ha commentato Santacroce –  ci occuperemo delle nostre radici con una sezione dedicata all’identità calabrese».

Sulla presenza a Londra il direttore artistico non ha alcun dubbio: «E’ stata un’esperienza di vero marketing territoriale che ha messo al centro la cultura. La Calabria è stata vista con occhi diversi e sono certo che questo tipo di iniziative possano trasformarsi in occasioni uniche per intercettare un’importante fascia di turisti. Tant’è – ha concluso – che i soci dell’Accademia Italiana, in autunno, verranno nella nostra regione per visitare i luoghi descritti da “God blessed Calabria” e partecipare ad alcuni appuntamenti del Festival».


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