Il volontariato? Un’esperienza da fare già in giovane età. Incontro al “Guarasci” di Soverato


Gli studenti del liceo scientifico “Guarasci” di Soverato, che hanno scelto di dedicare parte del loro tempo libero all’associazione “Ali d’Aquila” nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro, hanno avuto come relatori d’eccezione – nell’incontro organizzato giorni fa con il Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro – due ragazzi impegnati nel servizio civile.

Enrico Tocci e Dasya Manfrida, affiancati da Giulia Menniti, responsabile dell’area promozione del CSV di Catanzaro, hanno riassunto così agli studenti i loro primi sei mesi da volontari del servizio civile al Centro Servizi: utili, formativi ed anche pieni di spunti interessanti. Soprattutto nella parte in cui il servizio civile permette di allargare lo sguardo verso situazioni variegate e impregnate di umanità, per poi riscoprire il valore intrinseco delle relazioni umane: quello di lunedì scorso al Guarasci, quindi, non è stato solo un incontro di approfondimento e conoscenza del volontariato e del servizio civile dal punto di vista storico e legislativo – in cui si è intrattenuta con competenza Giulia Menniti – ma una testimonianza concreta di solidarietà che “conviene” decidere di fare sin dalla più giovane età.

Enrico Tocci, infatti, non ha avuto alcuna remora ad ammettere che l’esperienza del volontariato, e di seguito quella del servizio civile a difesa dei valori più autentici nazionali, l’avrebbe fatta anche prima, perché mai come nel periodo scolastico si avverte il bisogno di una “motivazione reale” che vada ben al di là dei compiti e delle interrogazioni, e che faccia riflettere su quello che si potrebbe realmente decidere di perseguire nella vita.

Le sue parole hanno trovato terreno fertile tra gli studenti delle quinte classi, accompagnati dalla docente Ornella Ieropoli in qualità di tutor, che già rivolgono il proprio impegno ai ragazzi “speciali” di Ali d’Aquila, soprattutto nella preparazione degli spettacoli teatrali che costituiscono l’atto distintivo dell’associazione. Alcuni di questi ragazzi sedevano tra gli studenti, a dimostrazione di un rapporto che – anche a detta di Rosanna Gigliotti, responsabile del progetto di alternanza scuola-lavoro per conto dell’associazione, e dei volontari Francesco Mauro e Gilda Mirarchi – si è consolidato sin da subito.


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