Inaugurato a Lamezia Terme il “Caffè letterario Dolceamaro”


Il sindaco, gli scrittori e i padrini della manifestazione

Il sindaco, gli scrittori e i padrini della manifestazione

Ha riscosso molto successo il “caffè letterario dolceamaro”, inaugurato presso l’omonima caffetteria su Corso Nicotera.

L’iniziativa, nata da un’idea della giornalista Antonella Mongiardo, si propone di ricreare, sul corso cittadino, la suggestiva atmosfera dei caffè letterari dei secoli passati. “Vogliamo offrire alla città – ha detto Antonella Mongiardo- periodiche occasioni di incontro a persone che condividono l’amore per la cultura, nei suoi vari aspetti, la letteratura, l’arte, il cinema, il teatro, il giornalismo, la politica”.

Partner dell’iniziativa sono Sergio De Grazia, proprietario del caffè Dolceamaro, e Bruno De Nardo, titolare della libreria Gulliver, i quali hanno sostenuto con entusiasmo il progetto, realizzando la promozione “bonus-caffè”.

La mattinata si è articolata in due momenti. Dalle 9 alle 10, i presenti hanno consultato i libri-caffè protagonisti di questa prima edizione, “Ali riflesse al sole”, “Felicita”, “Sulla sponda del fiume”, “Collezioni di cielo”, “Il canto delle sirene”, “Giochi matemagici”.

Dalle 10 in poi, si è tenuto un salotto culturale, in compagnia degli scrittori Lina Latelli Nucifero, Antonietta Vincenzo e Pasquale Allegro. Padrini del caffè letterario sono stati il sindaco Paolo Mascaro, lo scenografo Claudio Cosentino e il direttore artistico Pierpaolo Bonaccurso.

Hanno conversato con gli avventori diversi esponenti del panorama culturale e artistico, come l’attrice Greta Belometti, i giornalisti Maria Scaramuzzino, Pasqualino Rettura, Guglielmo Mastroianni, Tonino Amatruda, il consigliere comunale Carolina Caruso, l’assistente scenografo multimediale Paolo Daniele, lo scenofotografo Ennio Stranieri, oltre ad appassionati di lettura e semplici curiosi.

foto-caffeIl primo cittadino ha espresso soddisfazione per “questa iniziativa che contribuisce a veicolare la cultura tra i cittadini, creando nel contempo animazione e aggregazione sociale”.

“La nascita di questo evento mi emoziona- ha detto Antonietta Vincenzo- perché mi rimanda a un lontano ricordo quando, adolescente, mi sono trovata di fronte ad un termine nuovo per me: caffè letterario. Ero, allora, una studentessa alle prese con lo studio della letteratura italiana e lessi che noti letterati, poeti e scrittori, tra cui Leopardi, Foscolo, D’annunzio, Parini, avevano l’abitudine di frequentare i caffè letterari della loro città. Mi ero fatta la convinzione che questi luoghi così distanti dalla mia realtà fossero una specie di olimpo, accessibile solamente ai mostri sacri della letteratura e dell’arte. Mai avrei potuto immaginare che, a distanza di anni, si sarebbe presentata per me l’occasione di vivere questa realtà così da vicino da farne parte io stessa”.

“Il progetto – ha detto Pasquale Allegro- è un invito a ritrovare, all’interno degli spazi sociali e di confronto da sempre offerti dai caffè – microcosmi della società cittadina – l’amore per la lettura e la cultura in generale, per favorire uno scambio di relazioni tra appassionati lettori e autori locali, oltre il filtro formale e a volte fin troppo solenne delle presentazioni ufficiali. Un modo nuovo di vivere la cultura in cittàel calendario in lavorazione saranno previsti diversi generi letterari, dalla narrativa alla poesia, ma soprattutto verrà delineato un percorso ideale per dare il segno della produzione letteraria di una città, in uno spazio in cui poter unire l’amore per i libri allo spirito conviviale di questi luoghi di incontro”.

Pasqualino Rettura ha sottolineato il valore sociale di tale iniziativa. “In un’epoca in cui il dibattito è ormai virtuale e monopolizzato dai social- ha detto- è importante avere un luogo fisico dove ritrovarsi, per confrontarsi e scambiarsi idee”.

Molte curiosità sono state rivolte a Claudio Cosentino, docente all’Accademia delle belle arti, scenografo del film Dracula 3D di Dario Argento e del team di Tutankhamon, con il premio oscar Ben Kingsley. “Lo scenografo ha un ruolo molto importante- ha spiegato Cosentino- perché traduce la sceneggiatura in immagini. Ha la sua visione personale del film, prima di tutti gli altri, vede i set dove si svolgeranno le azioni. Più è bravo a disegnare meglio fa capire la sua idea. C’è stato un grande sodalizio tra i modelli dei set in 3d e Argento, contento di vedere il tutto prima delle costruzioni. Quello che in gergo chiamiamo lo “spoglio della sceneggiatura” consiste, appunto, in questo, nell’identificare un ordine di lavoro per scena, e affrontare tutte le problematiche. Si studia, si va in biblioteca e su internet, si catalogano immagini di luoghi. C’è tutta una fase di preparazione prima di mettere la matita sul foglio. E’ un lavoro silenzioso, di cui solo chi è dentro conosce la vera importanza. Sognare il cinema mentre lo stai facendo, questa è la formula.Pierpaolo Bonaccurso ha illustrato una raccolta di foto, dagli anni 70 ad oggi, sui quarant’anni di attività di TeatroP.

“I bistrò letterari in passato erano luoghi importanti per la società e la cultura- ha ricordato Antonella Mongiardo- Gli storici caffè dal retrogusto culturale, dove gli avventori si mescolavano con gli intellettuali; rifugio di artisti, letterati, scrittori, studenti, accademici, uomini politici. Nei caffè letterari sono nati dibattiti, giornali, progetti politici. Il nostro intento- aggiunge-  è quello di approfondire noi stessi e di diffondere tra i nostri concittadini la conoscenza delle risorse culturali e artistiche della città di Lamezia”.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *