La Calabria e Matera


Alla mia domanda sui social “Cosa fa la Calabria per Matera capitale della cultura”, uno scemo del villaggio ha risposto che Matera non è in Calabria: ahahahah!
Uno intelligente, invece, mi ha fatto notare che nemmeno Matera sta facendo granché, figuratevi la Calabria. Non lo so, riferisco quello che ho letto.
Matera è capitale europea della cultura per 2019, cioè tra due mesi e due giorni. Due mesi, non due secoli o decenni o anni: tra due mesi. In effetti, non ho sentito parlare di cose materesi, e resto in attesa.

La Calabria… la Calabria confina con la Basilicata, anzi, solo con la Basilicata, a parte il mare; la Calabria è legata alla Basilicata da millenni di storia, eccetera. La Calabria dovrebbe partecipare alle operazioni di valorizzazione di Matera. La Calabria, che io sappia, sta facendo zero.

E qui, delle due è l’una:
– o io non sono informato, e in questo caso vi prego di informarmi;
– o la Calabria in genere, e la Regione Calabria in specie, non stanno pensando e attuando un piffio.
Se fossi io, la Regione, farei… No, non ve lo dico. Se la Regione lo vuole sapere, mi dà un incarico ben pagato. Incarico scritto e protocollato, non a chiacchiere come fece nel 2015 Antonio Viscomi che si rimangiò le parole. Verba volant, scripta manent, con i politicanti.

Perché voglio un incarico pagato? Perché quelli che ad Africo hanno divorato “i prodotti tipici” e che dovevano dare inizio “a una nuova narrazione della Calabria”, non stanno narrando un bel nulla né di vecchio né di nuovo. Figuratevi se sanno qualcosa di Siri… Ma no, zitto, Ulderico: o ti pagano, o niente suggerimenti.

Credo che tutto il Meridione stia con le mani in mano, senza saper approfittare di questa occasione di Matera; e figuratevi la Calabria, la quale è seriamente convinta di far bella figura con Lucano e Riace; e inventandosi la solita bufala della maestra nordica caruccia che incivilisce i poveri e brutti calabri!
Quante cose si potrebbero fare, nel 2019, con ampie ricadute sul turismo culturale e sul turismo in genere; e lavoro, eccetera. Ma i neoafricoti hanno ancora lo stomaco appesantito dai “prodotti tipici”, e non ce la fanno a pensare.

E le università? E le scuole? E i giornali? E gli editori? Tutti non pervenuti! Matera, dove sei?
Secondo me, a parte sceneggiate e convegni per due gatti, e giro di soldi sperperati, tutto il Meridione non saprà trarre profitto della circostanza. Figuratevi la Calabria, la quale, e non solo la Regione, è radicata nella convinzione che la sola forma di cultura sia il piagnisteo con annessa depressione.

E quando dico la Regione, ragazzi, non faccio eccezione alcuna: A. Guarasci, A. Ferrara, P. Perugini, A. Ferrara di nuovo, B. Dominijanni, F. Principe, R. Olivo, G., Rhodio, D. Veraldi, L. Meduri, A. Loiero, M. Oliverio di centrosinistra, e G. Nisticò, B. Caligiuri, G. Chiaravalloti, G. Scopelliti e Stasi di centro(destra). Tutti questi signori, illustrissimi sotto ogni punto di vista o quasi, dal punto di vista politico hanno fatto pena ai cani; e sotto l’aspetto della politica culturale, Pinocchio e Lucignolo sono senza il minimo dubbio molto più bravi di loro.
Se ve ne serve una prova, ecco Matera 2019. Ne riparliamo il Primo gennaio 2020?

Ulderico Nisticò


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