“La pedofilia è un crimine dinanzi al quale non possiamo restare indifferenti. Il numero crescente di segnalazioni pervenute ai nostri di centri di ascolto è la dimostrazione che il fenomeno è tristemente presente”. Commenta così gli ultimi dati sulla pedopornografia Don Fortunato di Noto, fondatore dell’associazione nazionale Meter, che in Calabria ha sede a Lamezia Terme, presso l’istituto educativo “T. Fusco”. Sono sconvolgenti i numeri contenuti nell’ultimo report Meter 2016, da cui emerge un aumento degli abusi sessuali sui neonati.
“L’età delle vittime si abbassa sempre di più- denuncia Don Fortunato- C’è un’altissima percentuale di bambini violentati di età compresa da 0 a 3 anni. I pedofili sono arrivati al punto di creare un portale dedicato proprio ai neonati, dove viene caricato materiale con abusi inenarrabili. E’ una piaga dilagante in tutto il mondo”.
Neonati violentati, costretti a fare sesso con animali e adulti. Immagini raccapriccianti per la efferatezza della violenza, compiuta da adulti, anche donne, che stuprano bambini, servendosi pure di oggetti e di cani.
Sono scene indescrivibili quelle scoperte e denunciate da Don Fortunato alla Polizia postale italiana e alla polizia spagnola e francese, per i risvolti internazionali. Lo strumento preferito dai pedofili rimane sempre internet. “Non dobbiamo demonizzare la rete- dice Don Di Noto- perché è un potente mezzo di comunicazione, ma purtroppo essa viene usata molto dai pedofili. Questi criminali si stanno spostando nel “web profondo”, dove sono protetti dall’anonimato. In questa parte nascosta della rete avvengono le cose più tragiche: i balordi adescano i bambini, li violentano, producono il materiale, lo mettono on line e lo trafficano”.
Don Fortunato sottolinea che “non è una violenza virtuale, ma così tanto reale che ci fa molto, molto vergognare. Non possiamo rimanere indifferenti. Auspichiamo sempre di più indagini approfondite – dice- per individuare i soggetti autori di questi crimini. Lo denunciamo da anni, come da anni invitiamo ad una maggiore presa di coscienza, oltre che alla informazione e alla prevenzione”.
Alle parole di condanna di Don Fortunato Di Noto si associa Suor Maria Teresa Porrello, responsabile della sede Meter di Lamezia: “Questo fenomeno interessa anche l’Italia, con cifre non indifferenti. Purtroppo- afferma- su questo crimine c’è molto silenzio, se ne parla soltanto quando è un uomo di chiesa a commetterlo. Con ciò non si vuole nascondere la gravità di certi fatti, ma si chiede che venga veramente messa in luce la drammaticità del problema. Le violenze fisiche e sessuali comportano danni incalcolabili nelle vittime che, oltretutto, non trova sostegno nella nostra società, che dice di essere civile”.
Continua, così, senza tregua, la battaglia dell’associazione Meter-Onlus, che da più di vent’anni si batte in difesa dei bambini vittime di sfruttamento e abusi.
Don Di Noto si è avvicinato al dramma della pedofilia nel 1995. E’ promotore di diverse iniziative di sensibilizzazione contro la pedofilia, tra cui la Giornata in Memoria dei Bambini Vittime dello Sfruttamento, della Violenza e dell’Indifferenza, che si celebra in tutto il mondo la prima domenica di maggio.
Negli ultimi dieci anni, il sacerdote ha accolto 987 vittime e segnalato 107 mila siti pedofili. Ha avviato indagini nazionali e internazionali, che hanno portato a numerosi arresti.
(da Il Quotidiano del Sud)
Antonella Mongiardo