Lamezia Terme, una città a misura di mamma


Il consiglio comunale di Lamezia, tenutosi lunedì 22 febbraio, ha approvato all’unanimità la mozione del consigliere Rosario Piccioni, capogruppo del movimento “Lamezia Insieme”, sul tema “una città a misura di mamma”.

Presenti in aula le rappresentanti dell’ associazione, numerose mamme e donne che hanno assistito al dibattito con una gerbera in mano.

Accolta favorevolmente da tutti i membri del consiglio, la mozione, che promuove l’autodeterminazione della donna partoriente e l’implementazione di servizi per le mamme e le famiglie,  è stata dedicata alla giovane operatrice sociale Rosy De Sensi, scomparsa di recente.

Presenti diversi operatori del settore, ostetriche calabresi, esponenti di associazioni regionali e nazionali collegate in rete. Tra queste, ”Naturalmente mamme”, “Innecesareo Onlus” e Acquamarina, che il 5 marzo apriranno una tavola rotonda regionale con le ostetriche e i primari dei principali ospedali calabresi sul tema “VBAC e parto rispettato”.

Il comune si è impegnato ad implementare i servizi rivolti alle famiglie: aumentare i parcheggi,  allestire nei locali pubblici e privati, in collaborazione con gli esercenti, angoli accoglienti per allattare, riscaldare il biberon, cambiare il bambino; promuovere la proiezione di film e spettacoli teatrali dedicati alle mamme e ai loro piccoli, sul modello del “cinemamma” di Roma; istituire punti di ascolto dove sia possibile lo scambio di esperienze tra mamme. Secondo Francesca Puteri, presidente di “Naturalmente mamma”, “queste misure, oltre a rendere la città più accogliente, contribuiranno ad aiutare le madri  nel difficile periodo del puerperio, ad uscire dalla spirale di una solitudine, troppo spesso profonda e silenziosamente ignorata dalle istituzioni”.

Il comune si impegna altresì a sostenere, nell’ambito delle proprie competenze, la rivendicazione del diritto al parto rispettato.  “La  Corte Europea dei diritti dell’ Uomo – afferma Francesca Puteri- riconosce  ad ogni partoriente, compresa la donna precesarizzata, il diritto di decidere in quali circostanze partorire. Ma, nonostante il dato già ampiamente dimostrato da evidenze scientifiche che l’eccessiva medicalizzazione del parto comporta più rischi per la salute della partoriente e del bambino, questo principio fa fatica ad affermarsi, a causa di pregiudizi e convinzioni obsolete che tuttavia in molte regioni italiane non riescono ad essere superate. Per una madre e per il suo bambino- spiega Puteri- nascere in un ambiente accogliente in cui i loro bisogni vengono ascoltati e rispettati significa molto. A partire dalla fisiologia. Essa, infatti, in condizioni normali richiede che  madre e bambino non vengano ad esempio separati subito dopo la nascita. Ciò è molto importante per la mamma, per il bambino e per il loro rapporto. “Talvolta – afferma Puteri- le donne che subiscono violenza ostetrica incontrano difficoltà insormontabili nel veder  riconosciuti i propri diritti rispetto al momento più fragile e importante della loro vita. Per loro, il riconoscimento da parte dell’istituzione politica più vicina, il proprio comune,  significa molto, in termini di dignità, coraggio e forza di andare avanti. Ma anche per tutti i bambini che crediamo debbano avere l’opportunità di nascere in modo gentile, per le ostetriche e i medici che chiedono di riconciliarsi con l’ascolto e il rispetto della fisiologia, che cercano di cambiare le cose nei reparti di maternità. Che il comune di Lamezia Terme sia, primo in Calabria, tra i primi in Italia, a farsi portavoce istituzionale di queste istanze di civiltà- conclude Francesca Puteri- è un grande merito, che coralmente viene riconosciuto da tutta la rete di associazioni regionali e nazionali che hanno sottoscritto l’appello. Ma anche da tutte le madri che aspettano di vedere la loro città diventare più rosa. Ci auspichiamo che anche altri comuni della nostra regione vogliano seguire l’esempio dando inizio ad una moratoria per  il riconoscimento effettivo dei diritti durante la gravidanza, il parto e la maternità”.

“Naturalmente mamme”

Difendere il diritto delle donne ad un parto libero e consapevole. E’ l’ obiettivo dell’ associazione “Naturalmente mamme”, nata nel 2015 per iniziativa di un gruppo di donne che operano attivamente sul territorio di Lamezia.  Per saperne di più abbiamo  sentito la rappresentante legale Francesca Puteri.

Di cosa si occupa l’ associazione?

Vogliamo sostenere, nel nostro territorio, la battaglia per il diritto al parto libero e consapevole, inaugurata dalle donne (madri, ostetriche, avvocate…) che hanno portato la rivendicazione di questo diritto alla corte di Strasburgo e realizzato il documentario “Freedom for birth”. Ma anche diffondere le conoscenze scientifiche sulla fisiologia e l’ ostetricia- secondo noi patrimonio dell’umanità- che permettano alle madri di fare una scelta libera e consapevole rispetto alla propria gravidanza, al parto, alla cura del neonato e all’educazione del bambino.

Offrite anche dei servizi di supporto alle mamme?

Ci impegniamo a mettere in contatto le mamme, creando spazi di confronto e di supporto reciproco, in cui possano nascere legami, amicizie, storie di solidarietà. Tra i nostri obiettivi vi è anche quello di creare una rete di competenze orientate all’approccio naturale e fisiologico della cura del bambino e mettere a disposizione dei genitori uno sportello che risponda alle richieste di aiuto e di informazione. Il nostro impegno è anche quello di istituire un osservatorio di studi e di ricerca sulle tematiche inerenti la nascita, la genitorialità e il mondo dei bambini; e, nel contempo, allestire una biblioteca e organizzare seminari per approfondire le conoscenze sull’ argomento.

Antonella MongiardonaturalMente Mamme al Comune


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *