Le nuove Regioni


regioniSono quanto mai d’accordo che si riduca il numero delle Regioni. Attenti, però, a non correggere un errore con altri errori.
Le Regioni sono state istituite di fatto solo nel 1970, ma la loro esistenza era dichiarata già dopo l’unità, anche se, istituzionalmente, erano solo somme di Province. Nel 1861 erano: Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania fino a Sora, Abruzzi e Molise, Umbria con Rieti, Marche, Toscana con Romagna Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Lombardia senza Mantova. Nel 1866 si aggiunse il Veneto, mentre la Lombardia recuperò Mantova. Nel 1870, il Lazio, con Sora e Gaeta e Rieti. Nel periodo 1918-24 si crearono il Trentino Alto Adige, e la Venezia Giulia con le Province di Gorizia, Trieste, Pola, e, in Dalmazia, Zara. Durante il Ventennio, vennero modificati i confini toscani a vantaggio della Provincia di Forlì. Nel dopoguerra, vennero perse Zara, Fiume, Pola e fino al 1954 Trieste; e creare le Regioni a statuto speciale Val d’Aosta, Friuli, Sardegna e Sicilia; più complessa la questione del Trentino Alto Adige o Sudtirolo.
Le Regioni del 1870 vennero istituite prendendo le Regioni così com’erano disegnate nelle cartine geografiche, senza alcuna riflessione sui rapporti reali tra territori. Oggi si rischia di sommare Regioni. Cosa farei, io?
Sardegna, Sicilia, Meridione, Lazio Umbria Marche, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte Liguria Val d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige o Sudtirolo, Veneto Friuli. Sono, più o meno, gli Stati preunitari, tranne le Due Sicilie, che furono un errore nel 1816.
Queste Regioni abbastanza macro possono essere suddivise in Distretti con compiti amministrativi di decentramento (niente presidenti e consigli!). Per un esempio calabrese: Reggio, Palmi, Locri, Soverato, Vibo, Catanzaro, Lamezia, Alto Golfo di Squillace, Crotone, Sila Badiale, Cosenza, Cirò Cariati, Paola, Sibaritide.
All’interno dei Distretti, Comuni di tale estensione e numero di anime, che gli esagerati 409 di oggi si riducano a un centinaio. Forse…

Ulderico Nisticò


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