Liberiamo il futuro di Catanzaro. Il Pd fa quadrato attorno al capolista Viscomi in vista del 4 marzo


“Catanzaro ha un’opzione di cambiamento per le elezioni politiche del 4 marzo ed è rappresentata dal Pd, che ha fatto un investimento sulla Città Capoluogo di Regione e sull’intera area centrale della Calabria, attraverso candidature tutte espressione del territorio e dai più diversi profili e che vedono in Antonio Viscomi e Aquila Villella le punte più avanzate di una chiara e specchiata discontinuità rispetto al centrodestra e al movimento 5 Stelle”.

Con questo messaggio si è svolta oggi al Musmi, il Museo Storico Militare nel Parco della Biodiversità, la manifestazione alla quale hanno preso parte centinaia di persone, per ascoltare il progetto e la visione che il Pd intende realizzare per il Paese, la Calabria e il Capoluogo di Regione.

L’evento si è aperto con l’esibizione di Gianfranco Riccelli e del gruppo Arangara e in un contesto gioioso e di grande partecipazione hanno poi preso la parola il presidente della Provincia, Enzo Bruno, i candidati Pd a Camera e Senato: Giulia Veltri, Aquila Villella e Sebastiano Barbanti. Le conclusioni sono state affidate ad Antonio Viscomi, capolista della circoscrizione “Calabria 2” della Camera e candidato all’uninominale Camera di Catanzaro. Viscomi ha ringraziato tutti i sostenitori per il supporto dato in questa campagna elettorale fondamentale per il futuro del Paese e per Catanzaro e l’area centrale della Calabria. “Sento forte la responsabilità verso questa area della Calabria per la quale il Pd mi ha voluto candidato all’uninominale e capolista al proporzionale, per questo tra i primissimi passaggi che ho voluto fare all’indomani della candidatura, c’è stato un ragionamento diretto e collettivo con i consiglieri comunali di opposizione del Capoluogo di Regione. A loro ho chiesto di lavorare insieme adesso e dopo il 4 marzo per consolidare un progetto chiaro e vincente per Catanzaro”.

Affianco a Viscomi hanno preso la parola i consiglieri Lorenzo Costa, Roberto Guerriero, Libero Notarangelo e Nicola Fiorita, che hanno espresso apprezzamento per la candidatura del professore nell’ambito del centrosinistra, assicurando un impegno congiunto per la ricostruzione di una alternativa di governo a Catanzaro. Tra i presenti in sala anche il Vicepresidente del Consiglio Regionale, Vincenzo Ciconte e poi ancora segretari e dirigenti del Pd del territorio e molti cittadini catanzaresi. “Liberiamo il futuro di Catanzaro – ha detto il docente universitario e vicepresidente della Regione – attraverso una proposta politica nuova e portatrice di una visione, di un orizzonte per questa Città, dalle mille potenzialità finora inespresse e bloccate da un ceto politico e di potere che da 20 anni domina senza risultati un’intera comunità. Costruiamo luoghi veri della politica, in cui le persone possano stare insieme ed esprimere le proprie opinioni, luoghi di partecipazione e di vita vera.

Catanzaro è al centro di flussi finanziari importanti messi a disposizione in questi tre anni dalla Regione: 30 milioni di Agenda urbana, 20 milioni per il porto, 180 per il nuovo ospedale e poi gli investimenti per la metropolitana di superficie, per la mobilità viaria, per i collegamenti con l’aeroporto di Lamezia Terme, per la mitigazione del rischio idrogeologico, la depurazione, per la messa in sicurezza delle scuole, per la Cattedrale, per molte attività culturali, per la riqualificazione dell’ex ospedale militare come Cittadella giudiziaria, per la videosorveglianza in un progetto condiviso con Prefettura, Ministero dell’Interno, Procura e Comune. Tutte iniziative concrete di cui l’amministrazione comunale è ben consapevole e per i quali è chiaro che l’attenzione della Regione per la Città Capoluogo è stata alta e continua ad esserlo. Investimenti, però, che devono trovare un senso in un progetto di città, un progetto però che vent’anni di centrodestra non sono riusciti a esprimere e, soprattutto, a realizzare.

Il Pd oggi si propone come punto di riferimento e ora questa sfida di discontinuità deve essere raccolta con il voto del 4 marzo. Che non sarà un punto di arrivo ma una nuova e più fiduciosa ripartenza. La sfida che abbiamo davanti è quella di una società che deve diventare più inclusiva, solidale e sicura, che sia accompagnata da una visione riformista che il Pd e il centrosinistra possono mettere in campo, così come hanno fatto salvando responsabilmente il Paese dal baratro dello spread in cui l’aveva ridotto chi ha governato fino al 2011. Il riformismo di chi parla chiaro e guarda lontano e di chi ha bene in mente le parole dello storico catanzarese Augusto Placanica, quando parlava di natura e cultura che per secoli hanno diviso i calabresi tra loro e il resto del mondo.

Natura e cultura che oggi possono riunirci e farci tornare ad essere più sicuri del nostro futuro. Non pensarci solo come una periferia, allargare la nostra carta geografica e scoprire che in realtà siamo anche il centro del Mediterraneo e costruire un avvenire più solido con tutti gli strumenti che il mondo di oggi può metterci a disposizione. A noi – ha concluso Viscomi – tocca il compito di promuovere un sistema virtuoso di competenze ed esperienze per scrivere con autorevolezza il nostro domani e quello della società in cui viviamo. Politica con la P maiuscola vuol dire futuro!”


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