L’On Arturo Bova sulla recentissima serie di attentati in Calabria


arturo-bova<Il bollettino di guerra che siamo purtroppo costretti quotidianamente a registrare in fatto di intimidazioni e attentati non mi fa comunque dubitare sulla concreta opportunità di una netta inversione di tendenza, anche se mi preme innanzitutto manifestare la mia vicinanza a chi viene colpito dall’arroganza mafiosa. Ieri, in particolare, c’è stata un’escalation davvero inquietante. Non credo infatti che ci siano molti precedenti nel numero di tre attentati in meno di 24 ore. È il caso di quelli perpetuati ai danni delle ditte Cpl di Polistena e Aet Srl di Reggio, a cui sono stati incendiati altrettanti escavatori, così come delle Autolinee Romano di Crotone, alle quali è stata danneggiata con una bomba una delle sedi>. Ha esordito così il presidente della commissione Antidrangheta Arturo Bova, stigmatizzando gli ultimi gravi episodi – solo in ordine di tempo, naturalmente – ai danni di una cooperativa come la Cpl – peraltro legata al circuito di Legacoop, a cui l’on. Bova guarda con particolare attenzione e stima nei confronti della presidente Angela Robbe – di un’azienda del pres. di Confindustria Reggio Andrea Cuzzocrea e di una delle ditte di trasporti più note e attive in Calabria. La natura dei gravi atti ha spinto l’on. Bova a dichiarare ancora: <Non possiamo cedere al ricatto delle cosche, che tentano di drogare l’economia pulita. Il sottoscritto, per quanto di sua competenza, ma anche tutte le istituzioni politiche, oltreché giudiziarie e delle forze dell’ordine, sono impegnate assiduamente al fine di affermare un clima diverso in una delle regioni più pervase dalla criminalità organizzata. Un territorio stupendo, ma ormai stanco di stare sotto il giogo di una ‘ndrangheta tentacolare e sempre impegnata a spaventare la gente laboriosa e onesta. Una maniera – ha concluso il pres. Bova – per affermare il proprio potere all’insegna di un tradizionale quanto violento modo di agire, che noi faremo di tutto per interrompere anche e soprattutto grazie agli anticorpi della stragrande maggioranza dei calabresi perbene>.


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