Montepaone, lacerti di un passato luminoso-scampoli di storia recente, ultimo libro di Francesco Pitaro


È uscito l’ultimo libro di Francesco Pitaro, MONTEPAONE, lacerti di un passato luminoso – Scampoli di cronaca recente, edito da ilTesto editor con il patrocinio dell’Associazione culturale Radici del tempo di Soverato-Davoli. Qui di seguito, la presentazione di Giuseppe Zangari, funzionario in pensione della Soprintendenza archeologica della Calabria e studioso di storia locale.

 PRESENTAZIONE

Francesco Pitaro, gagliatese di nascita, ma montepaonese di adozione, non solo per esservi residente da moltissimi anni, ma anche per avere scelto di condividere gli affetti familiari con una distinta gentildonna di questo paese, noto ed apprezzato giornalista-scrittore, soprattutto di “terza pagina”, sia della carta stampata, che radiofonico, in quanto collaboratore della Radio Vaticana, si è sempre interessato con serietà e competenza di storia, letteratura, sport, artigianato e folclore calabrese.

Infatti, con assiduità, occupa, da tempo, largo spazio nella pagina di “Arte, cultura e spettacolo in Calabria” del diffusissimo quotidiano messinese Gazzetta del Sud e, frequentemente, suscitano sempre molto interesse i suoi brillanti articoli su prestigiose riviste o quotidiani come: Calabria Letteraria, Calabria Sconosciuta, Il Fiore di Pietra, Giornale di Calabria, Oggi Sud, tanto per citare soltanto alcuni esempi delle più rinomate testate giornalistiche.

Il suo poliedrico interesse culturale non si è limitato solo al settore giornalistico, ma si è esteso anche nel mondo dell’editoria libraria, pubblicando numerosissimi volumi, che spaziano dalla storia locale alle biografie di personaggi illustri calabresi, dai racconti alle poesie, dalle tradizioni popolari alla gastronomia ed altro.

La produzione letteraria di Pitaro, soprattutto giornalistica è molto prolifica, sparsa su varie testate e pubblicata in momenti diversi, perciò rischia di disperdersi in molti rivoli con notevoli difficoltà di immediati riscontri per gli affezionati estimatori dei suoi scritti. L’iniziativa dell’autore di convogliare e condensare i suoi articoli riguardanti Montepaone in questa singola pubblicazione, di poco più di 100 pagine, risulta quanto mai provvidenziale ed altamente proficua, non solo per una unitaria fruizione da parte dei lettori contemporanei, ma anche, e soprattutto, per una più agevole ed immediata consultazione da parte delle generazioni future.   

Il presente lavoro, intitolato e dedicato a Montepaone, illustra e sintetizza, come in altre circostanze, già nel sottotitolo la materia trattata: Lacerti di un passato luminoso, Scampoli di cronaca recente. Nella parte iniziale si dedica a tracciare le linee essenziali della storia di Montepaone, evidenziando i numerosi personaggi distintisi, in varie epoche, nel campo culturale, religioso e politico (ad es. Saverio e Gregorio Mattei, Luigi Rossi, Francesco Antonio Spadea, S. Basilio Scamardì, Fra Serafino, Gregorio Di Siena, D. Mario Squillace, etc.) e mettendo in risalto i tesori artistici, storici e paesaggistici, senza trascurare qualche appassionante e fantasiosa leggenda legata al Piano di Sajnaro, che oggi costituisce la parte nevralgica dello sviluppo urbanistico, turistico e commerciale del nostro Comune.

Proseguendo, con palese amarezza, rileva l’attuale stato di depauperamento demografico del centro storico ed analizza alcune proposte per una migliore fruizione e valorizzazione, condivise da Associazioni Culturali locali, da operatori turistici e da personalità del mondo politico. La vasta cultura posseduta dall’autore gli permette di affrontare e approfondire argomenti particolarmente delicati e talvolta controversi. 

Sulla storia di Montepaone, a parte le scarne notizie fornite dagli storiografi meridionali come Gabriele Barrio (con le note aggiuntive di Tommaso Aceti e di Sertorio Quattromani), P. Giovanni Fiore, Lorenzo Giustiniani, Domenico Martire, ed, in modo più dettagliato, D. Benedetto Tromby, dopo un primo specifico studio di D. Mario Squillace nel 1988, attualmente, solo Francesco Pitaro, nel 1991, ha dedicato una intera monografia dal titolo: Montepaone, Una storia e una leggenda, seguita, poi, nel 1995, da un’altra: Montepaone in Archivio.

Il presente lavoro, di taglio spiccatamente giornalistico, appare come una accurata appendice alle precedenti monografie, delle quali costituisce un pratico compendio.

Segue la scia di una serie di originali studi, che nel recente passato l’autore ha dedicato al paese in cui vive, dimostrando vasti e variegati interessi culturali nonché un forte attaccamento alle proprie radici. Usa un linguaggio chiaro, semplice, sobrio, misurato, preciso e privo di fronzoli, con una prosa duttile e versatile, di immediata comprensione, tale da stimolare il lettore a proseguire speditamente la lettura con interesse, senza stancarlo, fino alla conclusione dell’opera.

Il volume contiene, quindi, tutti gli ingredienti per una ghiotta lettura e una pacata meditazione, non solo da parte dei consueti lettori, ma anche dagli occasionali turisti, che numerosi soggiornano nel nostro Comune o nel comprensorio circostante per una adeguata conoscenza e migliore cognizione del patrimonio culturale, artistico, storico, ambientale, folcloristico e gastronomico del territorio che li ospita, magistralmente descritto da Pitaro. Esso potrà diventare un mezzo efficace per la realizzazione dell’auspicato progetto di promozione e rivitalizzazione del territorio stimolando così la curiosità del lettore alla riscoperta dell’antico paese e del suo affascinante passato.     

In chiusura, nel ringraziare l’amico Francesco per avermi dato il piacere e il privilegio di questa modesta presentazione, con l’augurio che l’opera abbia larga diffusione ed il meritato successo, mi sia consentito di invogliarlo a continuare il suo encomiabile lavoro approfondendo ed ampliando lo studio della nostra storia, per mantenere sempre desta la fiammella della memoria.

Giuseppe Zangari 

Francesco Pitaro è nato a Gagliato (CZ) il 17 febbraio 1953, e vive a Montepaone. Giornalista, ha collaborato alla Radio Vaticana ed è stato comunicatore presso il Dipartimento “Politiche comunitarie” e all’Unità di progetto “Relazioni internazionali” della Regione Calabria. È stato collaboratore fisso del trimestrale di cultura Calabria Letteraria e ha scritto, fra l’altro, per le pagine “Regionale”, “Commenti” e “Cultura e Spettacolo” di Gazzetta del Sud.


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