Muore otto anni dopo aver inghiottito una lumaca per una scommessa


Sam Ballard, un ex giocatore australiano di rugby, è morto giovedì scorso dopo aver mangiato una lumaca cruda per una scommessa nel 2010 subendo danni irreversibili. Aveva 28 anni.

Nel 2010 Sam Ballard era un giocatore di rugby di Sydney. Una sera mangiò una lumaca in seguito a una scommessa. All’epoca aveva 19 anni e non sospettava che un semplice gasteropode avrebbe avuto conseguenze devastanti sulla sua vita. Una scommessa un po’ ‘stupida con conseguenze drammatiche: dopo aver ingerito la lumaca, il robusto giocatore di rugby si ammalò, infettato dalla Cantonensis Angiostrongylus. Si tratta di un verme che si trova nelle lumache che si nutrono degli escrementi di un ratto infetto. Le lumache sono i principali ospiti intermedi, dove le larve si sviluppano fino a diventare infettive. Dopo un coma durato più di un anno, il giovane si svegliò tetraplegico.

Sam Ballard è stato in grado di lasciare l’ospedale tre anni dopo, su una sedia a rotelle motorizzata. Tuttavia, è stato regolarmente tormentato da convulsioni ed è stato alimentato da una sonda. Nel 2016 la madre di Sam Ballard ha presentato una domanda di aiuto allo Stato e ha scoperto che le condizioni di Sam garantivano una copertura di 500.000 dollari di cure. Tuttavia l’anno scorso la somma è scesa a 135.000 dollari. Siccome la presenza di un infermiere o di un’infermiera è indispensabile 24 ore su 24, la donna ha un debito che ammonta a 42.000 dollari.

Le condizioni del giovane australiano sono peggiorate nelle ultime settimane. Dopo otto anni di lotta contro la malattia, Sam Ballard è morto la scorsa settimana all’età di 28 anni. I suoi funerali si terranno giovedì. Ecco i danni che questo studente ha subito dopo aver mangiato una lumaca! Cantonensis Angiostrongylus, ricorda Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è un parassita nematode (verme) che causa angiostrongyliasis, la causa più comune di meningite eosinofila nel Sud-Est asiatico e il bacino del Pacifico. Il nematode risiede comunemente nelle arterie polmonari dei ratti, dandogli il nome comune di laringe di ratto.

Gli esseri umani sono ospiti incidentali di questo nematode e possono essere infettati attraverso l’ingestione di larve in lumache crude o poco cotte o altri vettori o da acqua e verdure contaminate. Le larve vengono poi trasportate attraverso il sangue al sistema nervoso centrale, dove sono la causa più comune di meningite eosinofila, una condizione grave che può portare alla morte o danni permanenti al cervello e ai nervi.

Oltre alle lumache e ai vermi, i parassiti dei ratti possono infettare anche le rane, i granchi e i gamberetti d’acqua dolce, i quali possono anche trasmettere l’infezione alle persone, quando vengono consumati crudi o poco cotti, secondo il Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Le persone che hanno tali infezioni, spesso non sviluppano alcun sintomo o possono manifestare sintomi lievi e a breve termine come febbre, mal di testa, torcicollo, nausea e vomito. Angiostrongyliasis è un’infezione di crescente importanza per la salute pubblica, poiché la globalizzazione contribuisce alla diffusione geografica della malattia.


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