‘Ndrangheta – Boss latitante Caridi estradato in Italia dalla Svizzera


Leo Caridi, il boss latitante arrestato in Svizzera ed estradato oggi, era stato condannato a 9 anni e 6 mesi di reclusione per associazione mafiosa dal Tribunale di Reggio Calabria che, nell’occasione, aveva emesso l’ordinanza di custodia cautelare alla quale l’uomo si era sottratto. Dopo l’arresto del 21 dicembre 2011, Caridi era tornato in libertà l’8 agosto 2013 per il pronunciamento del Tribunale del Riesame che ne aveva disposto la scarcerazione.

Dall’attività investigativa condotta nell’inchiesta “Alta tensione 2” era emerso che la cosca Caridi, di cui Leo era ritenuto il reggente, aveva il completo controllo delle attività estorsive, accompagnate da danneggiamenti e intimidazioni, poste in essere nei confronti di commercianti dei quartieri Ciccarello, Modena e San Giorgio Extra di Reggio Calabria. L’inchiesta scaturì dalle dichiarazione dei pentiti Munaò e Moio e consentì di svelare delle collusioni fra politici e ‘ndrine calabresi. Dopo circa due anni, fra il 2013 e il 2014, il cinquantaseienne scomparve riparando in Svizzera perché, a dire del suo avvocato, “sfiduciato dalla giustizia italiana”.


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