L’accusa del maxi processo Aemilia sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Emilia Romagna ha terminato la sua requisitoria chiedendo la condanna di tutti i 151 imputati.
Secondo la Procura, gli imputati vanno puniti con condanne fino a trent’anni di reclusione. Tra questi, ci sono anche l’ex calciatore calabrese Vincenzo Iaquinta, campione del mondo con l’Italia nel 2006, e suo padre Giuseppe: per loro sono stati rispettivamente chiesti sei e diciannove anni di carcere.