Non più servi ma donne e uomini liberi che pretendono rispetto


Sono trascorsi quasi otto mesi da quando le Operaie e gli Operai, della Società di Servizi di pulizia presente nell’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria, decisero di ribellarsi alle vessazioni e al grave disagio lavorativo imposto dai referenti territoriali della Società Gierre di Napoli. Con la nuova gestione, iniziata il 18 Luglio, il vecchio referente e la caposquadra sono stati sostituiti con due figure di fiducia della nuova società vincitrice dell’appalto la S.G.S.. Da quel momento è iniziato un nuovo percorso, contornato di tranquillità lavorativa e di ritrovata motivazione di vivere e condividere i momenti e le attività quotidiane con serenità e normalità. Insomma era stata sancita la fine di un terribile incubo durato troppo tempo. Da allora il lavoro è stato un piacere fatto di impegno e soddisfazione in collaborazione con la nuova caposquadra e il referente della nuova Società. Questi ultimi non hanno indossato le vesti dei comandanti di giornata per imporre  disposizioni assurde o addirittura offensive della dignità della persona ma, si sono rimboccate le maniche e col sorriso sulle labbra si son messi a lavorare come gli altri operai senza distinzione alcuna tra chi gestisce e chi lavora. Una bella pagina di storia lavorativa solidale e condivisa che purtroppo rischia di finire. Difatti, il Responsabile della Società di Servizi S.G.S. Bruno Martorano, assieme al rappresentante della Società Helios Nicola Cuzzocrea, lunedì 12 u.s., hanno convocato una riunione con le Organizzazioni Sindacali per comunicare la proposta di una nuova organizzazione del lavoro. Tale incontro era nell’aria da tempo, in quanto vi era stata una carenza di valutazione dei rischi su diverse strutture sanitarie di proprietà dell’ASP che aveva determinato il taglio delle ore lavorative di tutti i dipendenti, a causa del mancato riconoscimento dei livelli di alto e medio rischio presso l’Ospedale Spoke di Polistena. Anziché affrontare questo importante argomento e ridare dignità al lavoro ed ai lavoratori, ripristinando le ore mancati di inservientato e asuliariato, per stabilire 6 ore giornaliere di lavoro per tutto il personale, si è discusso soltanto del reintegro del vecchio referente e della caposquadra già in forza alla vecchia ditta GIERRE. Questa proposta è stata immediatamente rigettata con forza motivandone la netta contrarietà, così come è stata espressa dalla scrivente Organizzazione Sindacale, dalla Rappresentanza Aziendale del SULPI e dalla UIL Fpl. Nonostante ciò, l’A.T.I. Helios/S.G.S. ha comunicato alle Organizzazioni Sindacali la loro decisione di ricollocare alle precedenti mansioni, i due dipendenti, a far data dal 19/12/2016.

Una strenna natalizia di grande spessore politico e manageriale, “fortemente coerente” con le affermazioni dei responsabili dei Rappresentanti dell’Associazione Temporanea d’Impresa vincitrice dell’appalto che, in precedenza, avevano allontanato dal cantiere i due “disturbatori” della quiete lavorativa per oltre cinque mesi. Oggi sarebbe interessante capire quali elementi hanno giocato a favore dei due dipendenti e quale nuova motivazione ha giocato su questa contraria e improvvisa decisione.

Questa repentina inversione di marcia ha stupito e indignato la maggioranza dei lavoratori, memori di esposti denunce indirizzate alla Magistratura e dei quali sono stati edotti i responsabili della nuova società Helios/SGS.

Adesso si ricomincia la battaglia perché è tempo di dimostrare, ancora una volta, che i lavoratori non abbasseranno la testa per essere trattati come servi ma pretenderanno il rispetto di uomini e donne libere, di lavoratori onesti pronti a difendere il diritto di una normale vita lavorativa. Pertanto saranno avviate tutte le iniziative di protesta, senza escludere la proclamazione di una giornata di sciopero, per ridare dignità a tutti i lavoratori della SGS in servizio presso l’Ospedale di Polistena.     

IL SEGRETARIO GENERALE S.U.L.P.I.
         Giuseppe Gentile


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