Ogni tanto mi viene a mente la cultura della Regione…


 Ebbene sì, ogni tanto mi viene a mente che la Regione Calabria non ha un assessore alla Cultura, anzi non ha cultura. Anche questo, come tutto il resto, dura dal 1970 sotto tutti i presidenti di tutte le razze e di ogni vero o spacciato colore politico; ma qui siamo sotto Oliverio, e la colpa, pro tempore, è tutta sua. Avanti il prossimo…

 Preciso, onde evitare equivoci e furbate, che io per cultura intendo Agronomia, Archeologia, Arte, Astronomia, Chimica, Ecologia, Estimo, Etologia, Filosofia, Fisica, Geografia, Greco, Italiano, Latino, Matematica, Pedagogia, Storia, Zoologia, eccetera; e NON intendo: cimiteri di migranti, emigrazione nostrana, fiaccolate, marce, minori, piagnistei, predicozzi, sbarchi di Ulisse; e, dimenticavo, l’antimafia segue cena e il buonismo generico.

 Il nostro Oliverio forse ogni tanto si cura della non cultura, mentre ignora qualsiasi cosa sia cultura. Per evitare tentazioni, si è ben guardato dal nominare un assessore.

 La cosa che più ignora, ed è in ottima compagnia di quasi tutta la Calabria, è il turismo culturale. Per il calabromedio e per lui, il turista è un bagnante decerebrato il cui massimo ideale di vita è canticchiare Mi sono innamorato di Marina, facendo ballare l’eccesso di adipe sotto una faccia da scemo in ferie. Non è così, ma così pensano i calabromedi e la Regione. Senza scordare che Oliverio si preoccupa solo dei primari! Meno male che Sgura c’è.

 Ora che ho scritto questo, so benissimo che non cambierà niente. Io mi continuerò a fare della cultura per conto mio e con l’aiuto di pochi ma validi amici; e la Calabria ufficiale, invece, cimiteri di migranti, emigrazione nostrana, fiaccolate, marce, minori, piagnistei, predicozzi, sbarchi di Ulisse; e, dimenticavo, antimafia segue cena e buonismo generico. Cultura genuina, tendente, e ci riesce, a zero.

Ulderico Nisticò


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