Presentate liste per le provinciali, sfida Abramo-Alecci a Catanzaro


Due candidati alla presidenza della Provincia e sei liste di candidati al consiglio provinciale. E’ questo il quadro emerso alla scadenza del termine, fissato alle ore 12 di oggi, per la presentazione delle candidature alle elezioni provinciali di Catanzaro che il prossimo 31 ottobre indicheranno il successore dell’attuale presidente dell’ente intermedio, Enzo Bruno. Alla presidenza della Provincia si sono candidati il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e il sindaco di Soverato, Ernesto Alecci. Abramo e’ stato indicato dalla coalizione di centrodestra nel suo perimetro classico, che comprende Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Udc, oltre a movimenti legati alle tradizionali sigle.

A sostenere Abramo ci sono tre liste di candidati consiglieri provinciali, “Centrodestra per la Provincia”, “Destra Civica” e “La Provincia ci Lega”, quest’ultima espressione del partito di Matteo Salvini sul territorio.

Alecci e’ sostenuto dallo schieramento di centrosinistra, composto da due liste: la lista del Pd e la lista di “Area Civica”, che raggruppa movimenti civici come “Fare per Catanzaro” e Cambiavento”. In corsa, inoltre, anche la lista “Riformisti e Moderati per la Provincia”, espressione di un’area che fa riferimento ai consiglieri regionali del centrosinistra Enzo Ciconte e Antonio Scalzo, non legata ad alcun candidato alla presidenza.

Le elezioni provinciali si terranno il 31 dalle 7 alle 21 nel seggio elettorale costituito presso la Provincia di Catanzaro. Per la carica di presidente, riservata solo a chi riveste il ruolo di sindaco con almeno 18 mesi di mandato ancora da svolgere, e di consiglieri provinciali, possono votare soltanto sindaci e consiglieri comunali degli 80 Comuni della provincia di Catanzaro.

Si vota con il sistema cosiddetto “ponderato”: ciascun elettore (sindaco/consigliere comunale) esprime un voto che viene ponderato sulla base di un indice, che rappresenta il “peso del voto” di ciascun elettore ed e’ determinato in relazione alla popolazione complessiva della fascia demografica del comune in cui si e’ sindaci o consiglieri (Comuni sotto i 3000 abitanti, Comuni dai 3 ai 5mila abitanti, Comuni dai 5mila ai 15mila abitanti, Comuni con oltre 15mila abitanti).


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