Presunto inquinamento radioattivo, servono interventi trasparenti e scientifici


inquinamento4Buongiorno,

ho visto con attenzione il servizio delle Iene di domenica scorsa. Questo è un caso scuola di una vicenda che coinvolge lo smaltimento illegale di rifiuti tossici e pericolosi; esso presenta dei lati oscuri proprio perché si parla di smaltimento di rifiuti radioattivi, fatto senza seguire la normativa e cercando di trarne il massimo profitto con il minimo sforzo. Da un lato queste vicende innescano il classico allarmismo; dall’altro richiedono un intervento deciso, trasparente e confortato da dati scientifici da parte delle Istituzioni.

Come dicevo in precedenza, credo che in Calabria ci siano state operazioni illegali di affondamento in mare di navi caricate con ogni genere di prodotto pericoloso, ma esso è avvenuto a largo su fondali molto profondi, con un metodo che definirei “scientifico”; ovvero le stive di queste navi venivano caricate del materiale di cui era necessario disfarsene e ricoperte da calcare frantumato (la cosiddetta marmettola) affinchè schermasse la radioattività. Non credo all’ipotesi che alcuni di questi fusti possano essere stati persi accidentalmente per poi essere ritrovati in un limitato tratto di litorale a Calalunga. Per di più non credo che questi fusti potessero avere, come detto nel precedente servizio delle Iene, i simboli internazionali di pericolo radioattivo; si tratterebbe di attività illecita e quindi questo aspetto procedurale sarebbe stato l’ultimo dei pensieri dei malfattori.

Detto ciò, a questo punto credo sia fondamentale che le Istituzioni coinvolte (ARPACAL e nucleo NBCR dei Vigili del Fuoco) relazionino e diffondino in modo accurato e trasparente circa le indagini eseguite, spiegando il metodo di campionamento e analisi, l’estensione dell’area indagata, quali sono i valori di fondo, approfondendo qualsiasi dubbio possa sorgere nel corso delle analisi. Solo così si può tranquillizzare e tutelare la popolazione che altrimenti verrebbe confusada “punti di vista” opposti non suffragati da dati scientifici.

Luigi Alcaro

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