Sabato 11 marzo a Trebisacce si parlerà del nome Italia nato in Calabria


Caro Tito, oggi che è l’8 marzo, giorno dedicato (x 365 giorni) alle donne … vorrei dare gli auguri ad un’altra nostra donna ideale, l’Italia, nata in Calabria! E, ovviamente, tantissimi auguri pure a tutte le donne, ovunque siano nel mondo. Una particolare carezza augurale a quelle donne (specie bambine) sfruttate, violentate e , persino, uccise. Non parlo soltanto del femminicidio, ma di tutte le angherie ed in martiri che le donne di ogni età soffrono in tutte le società, per motivi culturali, economici, religiosi e di atroci guerre (purtroppo ce ne sono tantissime in atto). Un particolare abbraccio solidale alle donne migranti in ogni parte del pianeta!

Locandina Fidapa Broglio - marzo 2017 NOME ITALIAOrmai, da tutti i miei scritti ed iniziative a riguardo, hai abbondantemente capito che il nome Italia nato in Calabria è da quasi 40 anni uno dei miei cavalli di battaglia. E sì!… C’è necessità di insistere, pure dal momento che ancora adesso, in gran parte, gli italiani (dentro e fuori i confini), in particolare i calabresi, non conoscono questa meravigliosa esclusiva peculiarità. Tempo fa, quando ho condotto un’accurata indagine in numerose scuole per ogni regione italiana tra studenti e docenti, erano addirittura il 95% coloro i quali ignoravano del tutto il luogo dov’è nato il nome Italia e quasi il 99% coloro che non ne conoscevano il significato. Una grande sconfitta non solo per la Scuola italiana ma soprattutto per la nostra Repubblica.

E inutili sono stati finora i miei ripetuti ed insistenti appelli a tutti i presidenti della Repubblica, ai ministri dell’Istruzione, ai presidenti della Regione Calabria, ai presidenti della Provincia di Catanzaro, ai sindaci della Città di Catanzaro e a tanti altri, affinché si realizzassero le più adeguate iniziative adatte a sensibilizzare gli italiani, specialmente le giovani generazioni, ma anche a dotare il territorio dell’Istmo di Lamezia (luogo dove si ritiene sia nato il nome Italia) di monumenti e strutture tali da celebrare questa nascita e il suo percorso fino ai nostri giorni. In ogni appello ho indicato innumerevoli possibilità di valorizzazione, pure con lo scopo di organizzare un turismo mirato (specialmente scolastico-universitario anche internazionale) che fosse poi volano per altre realtà storiche, archeologiche, culturali della Calabria!

NUOVO_LOGO_FIDAPA_piccoloE mi è toccato pure difendere più volte la nascita storica del nome Italia in Calabria contro chi, pure con soldi europei, aveva qualche anno fa svolto una campagna promozionale incentrata sul fatto che il nome Italia fosse nato tra Abruzzo e Molise. Si può trovare traccia di questa accorata difesa in questo tuo sito www.costajonicaweb.it (ad esempio, nella “Lettera a Tito n. 16 del 14 gennaio 2013 oppure nell’articolo del 24 gennaio 2013 “Attenzione!… la dizione “Prima Italia” è solo calabrese), ma anche in altri siti internet e in alcuni giornali cartacei calabresi e molisani. Ritengo che il pericolo di una diversa attribuzione storica e logistica possa ancora nuocere alla verità e alla Calabria, per cui ho ripetutamente allertato gli Assessori regionali alla Cultura (in particolare il prof. Mario Caligiuri, vedi “Lettera a Tito n. 19” del 04 febbraio 2013). Il nome Italia è patrimonio di tutti gli italiani e tocca, principalmente, ai calabresi difenderlo e valorizzarlo al massimo possibile.

Mappa Calabria con indicazione TrebisacceSono, perciò, lieto che le donne della FIDAPA-BPW (distretto sud Ovest Calabria-Campania) terranno un convegno distrettuale intitolato “Nel Regno di Italo” sabato prossimo 11 marzo 2017 alle ore 09,30 nella sala convegni dell’Hotel Miramare di Trebisacce (costa jonica della provincia di Cosenza, quasi al confine con la Basilicata). Me ne ha dato notizia il prof. Felice Campora, il quale parteciperà come relatore a tale importante incontro per donare la propria esperienza a riguardo, pure come autore del libro “Italo il re degli Enotri” che ho recensito tra queste pagine giovedì 04 giugno 2015 con la “Lettera a Tito n. 120” (http://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-120-il-tempo-di-italo-felice-campora-docente-e-scrittore-di-amantea/).

felice-campora-docente-e-scrittore-amantea-cs-2015Il programma prevede i saluti di Anna Franca Amerise (presidente sezione Trebisacce Fidapa), Maria Grabriella Dima (presidente sezione Corigliano Fidapa), Franco Mundo (sindaco di Trebisacce), Vincenzina Nappi (presidente distretto sud-ovest Fidapa). L’introduzione è affidata a Lucrezia Angiò (coordinatrice gruppo cultura Fidapa, distretto sud-ovest) e il ruolo di moderatore al giornalista Franco Maurella. L’ordine dei relatori è stato così predisposto: Alessandro Vanzetti (“Dagli Enotri al re Italo e all’Italia, un processo di integrazione”), Tullio Masneri (“Il Parco degli Enotri a Trebisacce”), Carmelo Colelli (“Enotri o Choni? Fonti letterarie e cultura materiale”), Tania Roseti (Il romanzo “Italo re degli Enotri” con lettura di brevi stralci a cura degli alunni degli istituti scolastici locali), Felice Campora (autore del libro “Italo re degli Enotri”). Dopo le conclusioni di Vincenzina Nappi avrà luogo una visita guidata al Parco archeologico di Broglio (luogo già antropizzato nel 1400 avanti Cristo, all’epoca della nascita dell’Italia in Calabria).

la Calabria al tempo degli Enotri 34 secoli fa circa

Sarà bene ricordare (anche se molto brevemente) cosa riporta l’Enciclopedia Treccani on-line (http://www.treccani.it/enciclopedia/italia/) su tale tema: Il nome latino Italia è di origine osca (Viteliu). Gli antichi lo derivavano da quello di un principe enotrio, Italo, o lo mettevano in relazione con il lat. vitulus «vitello». Secondo studiosi moderni, Italia significherebbe «terra degli Itali» e gli Itali sarebbero stati una popolazione italica che aveva per totem il vitello. Il nome designava dapprima (Ecateo) l’estremità meridionale della Calabria; più tardi (Erodoto) si estese fino a Metaponto e Taranto; poi, nel 3° sec. a.C., alla Campania; poco dopo, a tutta la penisola a sud dei fiumi Arno ed Esino e infine alla catena alpina (Polibio e Catone). La sanzione ufficiale del nome si ebbe con Ottaviano nel 42 a.C.; l’unione amministrativa delle isole con Diocleziano (diocesi italiciana). Il significato geografico della denominazione è da allora sempre rimasto in uso, al di là delle vicende storico-politiche.

dove siamo-miramare palace hotelEd ecco il link per chi vuole saperne di più http://www.treccani.it/enciclopedia/italia_(Enciclopedia-Italiana)/. L’incontestabile dato storico che il nome Italia sia nato in Calabria (verso il 1400 a.C. e si sia poi diffuso fino alle estremità delle Alpi già nel 42 a.C.) dovrebbe indurre la Repubblica Italiana a valorizzare una tale splendida realtà e, in particolare, sollecitare la Regione Calabria e, a cascata, tutte le altre Istituzioni locali (specialmente le Scuole di ogni ordine e grado) a tesaurizzare tale privilegio assegnato dalla Storia a questo estremo territorio della penisola. Territorio che (come ho descritto nelle prime tre “Lettere a Tito” del 04 – 08 – 15 ottobre 2012) possiede pure un altro privilegio … quel “Capo Sud” che è una delle tre punte più a Sud dell’Europa continentale (assieme a Punta Tarifa in Spagna e Capo Matapan in Grecia) che s’immergono nel Mediterraneo come il tridente del dio Nettuno. Troppe ricchezza ha la Calabria, offerte dai suoi quasi 4 millenni di Storia evidente). Non valorizzarle sarebbe un delitto. Non sarebbe male istituire, in seno al governo della Regione Calabria, addirittura un intero e permanente Assessorato alla Valorizzazione del Nome Italia. Soltanto osando si possono realizzare grandi imprese! La Fortuna aiuta gli audaci!…

copertina libro ITALO RE DEGLI ENOTRI di Felice Campora 2012Ed è un delitto, ad esempio, lasciare “istituzionalmente solo” il filosofo di Soverato, Salvatore Mongiardo, il quale fin dal 1995 cerca di valorizzare quei “sissizi” istituiti proprio da Re Italo nel territorio dell’attuale Calabria. Sissizi (mangiare insieme in pace ed amicizia) che si sono poi diffusi in tutto il Mediterraneo e che costituiscono l’embrione da cui si è sviluppata la “democrazia”. Ne scrive soprattutto in grande filosofo Aristotele (Grecia 384 – 322 a.C.) in due famosi passi della sua importante opera “Politica”.

“Divenne re dell’Enotria un certo Italo, dal quale si sarebbero chiamati, cambiando nome, Itali invece che Enotri. Dicono anche che questo Italo abbia trasformato gli Enotri, da nomadi che erano, in agricoltori e che abbia dato pure ad essi altre leggi, e per primo istituito i sissizi. Per questo motivo ancora oggi alcune delle popolazioni che discendono da lui praticano i sissizi e osservano alcune sue leggi” (Politica VII, 9, 2). E ancora: “Italo, re degli Enotri, da lui in seguito presero il nome di Itali e Italia l’estrema propaggine delle coste europee delimitata a nord dai golfi di Squillaci e di Lamezia; di lui dicono che abbia fatto degli Enotri, da nomadi che erano, agricoltori stabili e che abbia dato loro nuove leggi, istituendo tra l’altro per primo le sissizie” (Politica, VII, 10, 2-3).

calabria-the-first-italy-1939-USAHo scritto … è un delitto lasciare “istituzionalmente solo” il filosofo di Soverato, Salvatore Mongiardo (www.salvatoremongiardo.it) … dal momento che, mentre le istituzioni insistono con l’ignorarlo, Egli ha un sèguito di gente davvero importante in tutta Italia ed anche all’estero proprio perché porta avanti il progetto di re Italo e di Pitagora di Crotone (da cui deriverebbe Gesù Cristo) e cioè i valori umani e sociali che hanno fatto grande la Prima Italia, l’odierna Calabria …. Tanto che (secondo lo stesso Mongiardo) il mondo attuale potrà salvarsi unicamente adottando questi valori e tutto l’immenso giacimento culturale dell’antica Calabria italica e pre-greca, greca e, via via, fino a Tommaso Campanella e altri notevoli personaggi che si sono susseguiti in questa terra oggi tanto denigrata ma altrettanto salvifica. Mongiardo invita tutti i calabresi, tutti gli italiani ed il mondo intero a scoprire ed avvalersi di tale immenso quanto misconosciuto giacimento culturale.

Ricordo che dal 2004 esiste l’associazione culturale “Calabria Prima Italia” da me promossa e presieduta dall’avvocato catanzarese, Giovanni Balletta, autore dell’importante libro “La Calabria nel suo periodo eccelso” (Rubbettino, Soveria Mannelli, 2001) e di preziose relazioni sul miglior utilizzo del patrimonio boschivo calabrese.

Spero, così, che il convegno di Trebisacce di sabato prossimo 11 marzo 2017 mattina sia utile pure per portare alla luce parte significativa di tale immenso giacimento che dorme tra le pieghe della lunga e ricca storia di questa terra che oggi si chiama Calabria, ma che è stata madre ed origine della più vera Italia, non soltanto nel nome …. poiché ad una terra non si dà un nome importante se non ha effettivamente un altrettanto importante significato e valore. L’orgoglio e la dignità dei calabresi dovrebbe venire finalmente fuori per conoscere e per diffondere il ricchissimo patrimonio che il destino e la storia ha affidato a questa terra fin dall’alba dei nostri attuali millenni di civiltà.

calabria-la-prima-italia-EDITALIA-2001Ciò potrebbe voler dire che la Regione Calabria o altro Ente o Autorità istituzionale dovrebbe indire gli “Stati Generali dei Calabresi” (dentro e fuori i confini) proprio per stabilire un programma di interventi seri (socio-economici-culturali) per valorizzare (ed anche “vendere” turisticamente) quanto c’è da valorizzare e da subliminare. Da quasi 40 anni penso che la nostra Regione dovrebbe ufficialmente denominarsi “Calabria Prima Italia”. Ogni calabrese dovrebbe prendere un preciso impegno di “rinascita”. Ed ognuno dovrebbe fare la propria parte. Soltanto così la Calabria potrà riavere il suo ruolo ideale e concreto nella Storia d’Italia, del Mediterraneo e del Mondo.

Intanto grazie alle super-donne della Fidapa per questo incontro di Trebisacce e per altre future possibilità attinenti e tantissimi auguri a loro per questo 8 marzo (x 365 giorni ancora)!

Il miglior modo per onorare il grande impegno di queste super-donne della Fidapa ed il glorioso passato (e prossimo futuro) della Calabria sarebbe quello di recarsi in massa al Convegno “Nel Regno di Italo” che avrà luogo dalle ore 09,30 sabato 11 marzo 2017 a Trebisacce (CS) Hotel Miramare, Lungomare Magna Grecia snc – info@miramarepalacehotel.com – tel. 0981-57474.

Buon’Italia, Buona Calabria e, in particolare, Buona …“Calabria Prima Italia” a tutti!

Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *