Scoperta una piantagione di marijuana con oltre 12mila piante


Rinvenute, all’interno di dodici serre, in un fondo agricolo di proprietà di un’azienda floricola, attualmente gestita dal curatore fallimentare nominato dal tribunale di Palmi, una vastissima piantagione consistente in oltre 12.000 piante di canapa indiana, di altezza variabile tra 1 e 3 metri. La piantagione è stata scoperta dai Carabinieri di San Martino di Taurianova e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Taurianova, agli ordini del Capitano Marco Barone e del Tenente Maurizio Blasa, coadiuvati dai militari dello Squadrone Eliportato CC Cacciatori di Calabria e del 4° Reggimento CC a Cavallo.

I Carabinieri, insospettiti dal forte odore di marijuana, si sono introdotti all’interno del fondo rinvenendo una vera e propria azienda per la produzione dello stupefacente. Le piante, in perfetto stato vegetativo, venivano curate attraverso un impianto di irrigazione e di aerazione perfettamente funzionante. Inoltre, durante le operazioni di taglio delle piante, al termine di un’attenta ed accurata perquisizione dei luoghi, i Carabinieri, all’interno di alcune cavità, ricavate dall’accumulo di rami e rovi, hanno notato una tenda da campeggio con all’interno 153 confezioni di marijuana ripartiti in altrettanti sacchi da 1 kg ciascuno, pronti per la cessione. Oltre allo stupefacente, i militari hanno trovato e sequestrato tre ventilatori industriali e svariato materiale utilizzato per l’irrigazione, la pulitura e il confezionamento dello stupefacente.

Al termine delle operazioni di campionatura, durate diverse ore, come disposto dal pm di turno presso la Procura della Repubblica di Palmi, tutto lo stupefacente rinvenuto è stato distrutto sul posto a mezzo fuoco. L’operazione è l’ennesima svolta dai militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria dall’inizio della stagione estiva nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione ed al contrasto dei reati in materia di sostanze stupefacenti. Si tratta, dunque, di un ulteriore colpo inferto alla criminalità. Dalle piante di canapa si sarebbe potuto ricavare un quantitativo di stupefacente pari a circa 6000 kg, in grado di realizzare profitti per un valore di circa di circa 8.000.000/9.000.000 euro. Sono tutt’ora in corso attività investigative volte alla identificazione dei soggetti che ne hanno curato la coltivazione per la successiva immissione nel mercato illecito della droga in tutta la Calabria ed oltre.


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