Seconde case a Soverato…


In Calabria non si usa citare o polemizzare, ma si ricorre all’espediente di ignorare le idee e azioni altrui; tanto più quando si trovano corrispondenti locali disponibili e altrettanto smemorati. Saranno vent’anni almeno che vado parlando di affittanza in nero, e ora un esponente dell’Amministrazione s’inventa che il problema lo ha inventato lui. Non è così.

Attenzione, mica è l’insignificante vangloria… E vi faccio un esempione. Vi ricordate quando Mancini e Drosi s’inventarono – quanti inventori, in Calabria! – la conurbazione? Nessuno dei due si sognò di ricordare che da anni io avevo affacciato ed esaminato la questione. E furono incontri e felici cene… con risultato zero, perché era evidente che Drosi e Mancini parlavano sì, ma non sapevano di cosa stessero parlando; e non ebbero l’umiltà di chiedere consiglio: ed ecco il suddetto zero.
Ma io sono buono, e all’attuale Amministrazione di Soverato e ai lettori spiego ancora una volta, in sintesi, il problema:

1. Non sono “seconde case”, ma interi casamenti costruiti, negli anni 1970, con l’implicito scopo di affittare in nero, più esattamente “pemmu li fittamu e bagnanti”.
2. Tali case sono state e sono affittate in nerissimo.
3. Non è mai avvenuto alcun controllo di ordine pubblico: per quanto ne sappiamo, il signor Rossi che prende un appartamento estivo, un mese, potrebbe essere un terrorista dell’ISIS come un agente israeliano, ed essersi dotato degli attrezzi del mestiere. La prima operazione da compiere, da parte delle forze di polizia, è bussare alle porte e chiedere. Alla solita risposta che sono cugini del proprietario, subito una bella telefonata d’indagine.
4. Lo stesso per gli aspetti fiscali, quasi sempre ignorati.
5. Sotto l’aspetto turistico, gli appartamenti in nero sono stati la causa diretta dell’abbassamento del livello di Soverato, che fino agli anni 1980 era dignitoso.
6. Veniamo al punto. Gli appartamenti ci sono, e non si possono buttare giù. Ma possono essere utilizzati in maniera legale e decorosa, combattendo duramente il nero e valorizzando le buone intenzioni.
7. Bisogna arrivare a che gli appartamenti vengano locati solo attraverso agenzie, e alla luce, con il controllo degli ospiti e le relative conseguenze fiscali. Esattamente come gli alberghi.
8. Perciò gli appartamenti devono essere adeguati per strutture, igiene, dotazioni… E compito dell’Amministrazione sarebbe anche adoperarsi perché ciò avvenga davvero.

Ovvio che un appartamento decente, e che paghi le tasse, costerà di più. Bene! Soverato non ha bisogno di più bagnanti, ma di migliori turisti.
E l’appartamento dev’essere una scelta, e non un ripiego.
Ora, con la presente, concedo a tutti, Amministrazione inclusa, il diritto di scopiazzatura. Tanto, se lo pigliano.

Ulderico Nisticò


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