Sopralluogo del presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ad Amaroni


Sopralluogo ad AmaroniIl presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, prosegue l’azione di monitoraggio della situazione della rete infrastrutturale e la sicurezza dell’assetto viario sui territori di competenza dell’Ente intermedio, nel rapporto costante con i sindaci. Questa mattina, su sollecitazione del sindaco Gino Ruggiero, ha effettuato un sopralluogo nel centro abitato del comune di Amaroni, alla presenza dell’assessore Giuseppe Laugelli e del consigliere comunale Vittorio Caccamo. Il presidente Bruno era accompagnato dal dirigente del settore Viabilità e Infrastrutture, ingegner Floriano Siniscalco.
Il presidente della Provincia di Catanzaro ha discusso con il sindaco e gli amministratori locali di infrastrutture, viabilità e di prospettive future nel riassetto del territorio, incaricando i tecnici provinciali di procedere in tempi brevi alla redazione di una perizia per il rifacimento del manto stradale della strada provinciale che attraversa il centro storico, da troppo tempo trascurato. Si tratta di un’arteria importante, frequentata quotidianamente dagli studenti della scuola media che insiste nella zona che deve essere attenzionata proprio al fine di garantire la massima sicurezza nella fruibilità.
L’amministrazione provinciale di Catanzaro, quindi, continua ad impegnarsi concretamente ad individuare le risorse necessarie ha garantire la sicurezza dell’assetto viario del territorio, partendo dall’ascolto delle istanze delle comunità. Il presidente Bruno ha ribadito che l’amministrazione provinciale “resta impegnata per garantire la qualità dei servizi nelle funzioni di nostra competenza, prima di tutto proprio la viabilità e la sicurezza del sistema viario in particolare quello che attraversa i centri abitati”. “Questo in un raccordo continuo con il territorio – ha detto ancora Bruno – ed in particolare con i sindaci che devono essere gli attori protagonisti nella costruzione dell’Area Vasta e, quindi, dell’attività da svolgere attraverso la previsione di unire i Comuni ma anche delle politiche complessive di sviluppo”.


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