Soverato, il cemento e il verde


soverato_lungomareOrmai è prassi che all’entrata di tanti nostri comuni ci sia un’insegna con su scritto: “Paese gemellato con …”, “Paese del vino”, “Paese della cipolla”, ecc. ecc. A Soverato si addice con merito l’insegna “Città della cementificazione” o, meglio ancora, “Città dell’ammazzaverde”. Mi direte perché? Subito detto: ricordando che Soverato negli anni ’90 era tra i comuni più verdi d’Italia, con l’operazione Waterfront si sta completando la rotta già avviata almeno un decennio fa (era Mancini). Nella villa comunale si inizia con lo smantellamento del laghetto e la costruzione di una piscina in cemento; lo smantellamento dei viottoli in terra battuta e la loro sostituzione con stradine in cemento armato; l’abbattimento dell’anfiteatro e la costruzione dell’ennesimo parcheggio in bitume. Ex campetto dell’Ippica: si è costruita un’opera in cemento armato dilapidando uno spazio libero, di considerevole importanza per la cittadina. Sfido anche gli addetti ai lavori a spiegare l’utilizzo di tale opera. Per non parlare di quel tappetino verde sintetico e l’abbandono del campetto di basket. Ma l’ultima chicca è veramente grande: la concessione di una pedana in legno nell’aiuola di fronte al Miramare data al locale di recente apertura. Ma, ahimè, Soverato, in quanto a occupazione di suolo pubblico, annovera una sfilza di abusi da fare impallidire anche un lestofante: si occupano marciapiedi, giardini e strade (con manufatti anche di pessimo gusto), ed quando, questi ultimi, non vengono più utilizzati secondo la concessione richiesta, diventano ripostigli di oggetti di ogni genere. E dispiace che un amministratore, che ha costruito la sua immagine sulla figura del padre (molto amata a Soverato per la sua genuina e perenne “incazzatura”), non vede le malefatte della sua amministrazione, non sente il vociare cittadino sulle malefatte, non parla per denunciare le malefatte. Così dimostra di non aver capito le battaglie politiche del padre.

Lettera Firmata


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *