Soverato ridente e muta


 Il parroco della Marina di Soverato, e non a cena privata e non una sera con quattro amici, ma in piena festa patronale dell’Immacolata, e il parroco, non un chiacchierone qualsiasi, ha detto cose pesantissime: a Soverato parecchie signorine esercitano la prostituzione; corre la droga; la popolazione invecchia e invece dei figli si fanno gli aborti (47/200); i ragazzi sono sbandati e violenti…

 E lo ha detto non solo con dati precisi, e di fronte a una gran folla di fedeli, e presente il sindaco. Cosa ci si doveva aspettare? Che il sindaco, subito dopo la Messa, convocasse i giornali e le tv, e commentasse l’invettiva in uno di questi due modi:

  • o il parroco ha torto, e il sindaco dovrebbe dimostrare che non ci sono giovani meretrici e non corre la droga e che la natalità è altissima, eccetera;
  • o il parroco ha ragione, e allora urgono severi e risolutivi provvedimenti;
  • tertium non datur!

 E invece, datur, eccome, e Soverato ha trovato subito la terza soluzione: Babbo Natale! E via i giornali a spiegare che “Soverato dà il via alle feste”. E tutti felici.

 In verità, si tratta solo di un modesto mercatino, con bancarelle di dolci e schiccheri; e alla festa partecipavano alcuni dei pochi bambini della città. Ma via, anche quello ci vuole; e i miei amici e nemici sanno che io partecipo volentieri a feste e radunanze di leopardiana memoria, e assaggio volentieri le cibarie e le innaffio… Niente di male, a far festa; e, come scrive Goethe, “settimana faticosa, festa lieta”. Sì, ma quando la settimana è stata piena, lavorata, attiva, produttiva… Qui abbiamo solo la festa, e non va bene. Qui abbiamo la festa, ma le saracinesche chiudono senza speranza di riapertura.

 Il sindaco Alecci, contento di Babbo, è muto; del resto, un sindaco che tace sulla questione della Trasversale delle Serre, vitale per il territorio, mica lo capisco, io!

 Muto il sindaco, e con lui la maggioranza; e l’opposizione? Ma a Soverato mica c’è, un’opposizione, anzi i due ex rivali alle elezioni sono pappa e ciccia e zucchero e miele. La destra? Per carità, ragazzi… morta e sepolta esattamente come quella alla Regione: dorme!

 E gli intellettualoni? Tutti narcotizzati? I professoroni? I professoroni non si accorgono che l’allieva X, iscritta alla classe Y, manca spesso da scuola? O che gli allievi Tizio e Caia arrivano con gli occhietti a fessura?

 E le famiglie? Nessuna mamma s’insospettisce se la figlioletta esce la sera abbigliata con gli attrezzi del mestiere? Se i figlioletti ambosessi manovrano tanti soldi e tornano ubriachi?

 I giornali? I giornali locali inneggiano al sindaco e a Babbo Natale. Io, fossi al posto dei direttori, darei un’occhiatina ai corrispondenti da Soverato: non è possibile che “tout va très bien, madame la marquise”; quando non va bene niente, ed è stato pubblicamente detto.

 A oggi, senza risposta.

Ulderico Nisticò

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Doccia fredda sulla festa dell’Immacolata  Ulderico Nisticò


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