Soverato – SPRAR, non siamo totalmente d’accordo


“La legge n.189/2002 ha, di fatto, istituzionalizzato le misure di accoglienza organizzata, prevedendo la costituzione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR).

ll Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.

Fra le caratteristiche principali dello SPRAR c’è la volontarietà degli enti locali nella partecipazione alla rete dei progetti di accoglienza; (quindi nessun obbligo).

Tutti i progetti territoriali del Sistema di protezione, all’interno delle misure di accoglienza integrata, oltre a fornire vitto e alloggio, provvedono alla realizzazione di attività di accompagnamento sociale, finalizzate alla conoscenza del territorio e all’effettivo accesso ai servizi locali, fra i quali l’assistenza socio-sanitaria. Sono inoltre previste attività per facilitare l’apprendimento dell’italiano e l’istruzione degli adulti, l’iscrizione a scuola dei minori in età dell’obbligo scolastico, nonché ulteriori interventi di informazione legale sulla procedura per il riconoscimento della protezione internazionale e sui diritti e doveri dei beneficiari in relazione al loro status.

Con l’obiettivo di accompagnare ogni singola persona accolta lungo un percorso di (ri)conquista della propria autonomia, i progetti territoriali dello SPRAR completano l’accoglienza integrata con servizi volti all’inserimento socio-economico delle persone. Sono sviluppati, in particolare, percorsi formativi e di riqualificazione professionale per promuovere l’inserimento lavorativo, così come sono approntate misure per l’accesso alla casa”.

Tutta questa premessa, nel porre all’attenzione dei cittadini i punti principali dei progetti SPAR, è stata fatta per stigmatizzare che solamente chi ha interessi come le associazioni definite di volontariato, vedi i fatti di Isola Capo Rizzuto, può in una realtà come la nostra “guadagnare” da ciò che ruota intorno agli SPRAR.

Prendiamo atto della volontà “politica” di creare il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati a Soverato, con la speranza di essere smentiti, ma soprattutto di poter dare un consistente contributo di protezione internazionale, protezione sussidiaria, protezione umanitaria e di rifugio.

Il sogno è quello di vedere aiuti concreti verso tutti, indipendentemente dalla loro nazionalità o religione, ma l’urgenza resta quella di iniziare ad aiutare prima i nostri connazionali.

Non esiste accoglienza, futuro, solidarietà, protezione verso gli altri se non abbiamo la forza per garantirlo prima di tutto ai nostri figli.

Antonio Baldassarre Sinopoli (Movimento territoriale 0967)


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