Uccidono familiare per spartirsi l’eredità, coniugi arrestati


Uccidono un familiare per spartirsi l’eredità. Sarebbe questo il movente dell’omicidio avvenuto a Rosarno, in provincia di Reggio Calabria. Per questo i carabinieri di Gioia Tauro, insieme ai colleghi del nucleo investigativo di Reggio Emilia hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Palmi due persone. Si tratta dei coniugi Vincenzo Timpani di 61 anni, e Vittoria Scarfone, di 54 anni rispettivamente cognato e sorella della vittima. I due sono ritenuti responsabili, a titolo di concorso, dell’omicidio a colpi d’arma da fuoco di Antonio Scarfone avvenuto il 14 agosto 2016 a Rosarno. I reati contestati sono quelli di concorso in omicidio, aggravato dalla premeditazione, nonché il reato di detenzione illegale di arma da fuoco in concorso.

Nel medesimo contesto investigativo, in Calabria ed in Emilia-Romagna, sono state eseguite anche alcune perquisizioni domiciliari volte alla ricerca di ulteriori elementi probatori al già grave quadro indiziario ricostruito sinora nel corso delle indagini. Dall’analisi dei rapporti familiari della vittima gli investigatori hanno accertato quale movente del delitto, l’esistenza all’interno della famiglia Scarfone di dissidi, acuitisi nel corso degli anni, legati alla gestione del patrimonio immobiliare e quindi dell’eredità dell’anziana madre dei fratelli Scarfone. Madre nel frattempo deceduta. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso le Case Circondariali di Reggio Calabria, Panzera e Arghillà in attesa di essere sottoposti ad interrogatorio di garanzia.


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