Una nuova era per l’umanità


E poi c’è lui. Che per il bene del Paese e per senso di responsabilità, si ricandiderà alle prossime elezioni europee. Meno male che Silvio c’è. Il Berlusca nazional popolare, onesto, saggio, contro ogni forma di pauperismo e populismo. Vera alternativa ai pentastellati di stampo fascistoide per grazia ricevuta dall’ex amico Matteo Salvini.

Dite la verità! Stavate male quando, aperta le scheda elettorale, non potevate indicare il nome del grande leader di Forza Italia. E lui, perché vi vuole bene, torna a darvi questa possibilità. Alla veneranda età di quasi 84 anni – ma giovane nel cuore, nelle aziende e nel portafogli -, vi regalerà una nuova e più salutare vita elettorale. Niente più ansia per il futuro; niente più reddito di cittadinanza, ma milioni di posti di lavoro; niente quota 100, ma olio di gomito fino a data da destinarsi (se lui a 84 anni ancora lavora, possiamo farlo tutti); e come diceva il mio amico Bennato, costruirà ponti e autostrade a 10 e più corsie, senza code ai caselli, pedaggi e altre diavolerie; e tutta la gente che è costretta ad emigrare, a casa tornerà [1].

Con lui in campo, finalmente anche il partito vedrà nuovi fasti idilliaci. Si prospettano percentuali bulgare con buona pace degli attuali governanti italici. Ovviamente l’Europa lo aspetta a braccia aperte, convinta che Silvietto apporterà una ventata di freschezza ai meccanismi incrostati e imbarazzanti dell’istituzione sovranazionale. Juncker lo attenderà al bar con una bottiglia di rum; Moscovici, dal sarto per fargli provare un gilet giallo; Tajani gli farà da cicerone – o Virgilio, se preferite – nei palazzi che contano; il buon Martin Schulz ha già annunciato che la sua pelata è a disposizione del vecchio amico di scorribande europee; la Merkel è in fibrillazione perché si farà insegnare come non morire politicamente e tornare in auge; Macron gli chiederà come fare ad avere donne più giovani e non vecchie carampane. Unica nota stonata, la May. Poverina, ha dichiarato che se avesse saputo prima che Silvio preparava il suo santo ritorno, non si sarebbe mai sognata di fare il referendum per la brexit e oggi starebbe a rallegrarsi con i colleghi di cui sopra organizzando festini a base di Fish and Chips.

E’ un giorno importante, non solo per l’Europa, ma per il mondo intero. Finalmente abbiamo di che rallegrarci e sperare in un futuro migliore per noi e i nostri figli. Tutti gli uomini più potenti della terra sono al telefono a rallegrarsi con lui e organizzare meeting per mettere fine a guerre, carestie e immigrazione clandestina. Putin, ad esempio, lo ha chiamato e gli ha chiesto se gli darà una mano per dirimere le controversie siriane; Xi Jinping, gli ha detto che vorrebbe fargli capire che esiste un comunismo buono; Kim Jong-un gli ha giurato che oltre a trick e track, miniciccioli e qualche minerva, lui non ha altre armi da denunciare; e infine lui, MacDonald Trump che gli ha chiesto se all’Ikea di Milano fanno gli sconti per acquistare pezzi di muro e filo spinato.

Arriva quello buono. Votate gente, votate. Una nuova era comincerà, una nuova era per l’umanità [2].

[1] Edoardo Bennato, Detto tra noi – album “Non farti cadere le braccia“, 1973;

[2] Edoardo Bennato, Arrivano i buoni – album “I buoni e i cattivi“, 1974.

Gianni Ianni Palarchio (Blog)


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