Uova contaminate, sequestri dei Nas anche in Calabria


Blocco della commercializzazione a scopo cautelativo per alcuni allevamenti avicoli dell’Emilia-Romagna dai quali provengono le uova sgusciate liquide, vendute in Calabria, su cui sono state rinvenute tracce di Fipronil, anche se in percentuali che gli esperti giudicano molto al di sotto della soglia di tossicità.

La decisione, in attesa dell’esito degli esami di laboratorio, è stata presa dalla Regione Emilia-Romagna dopo una segnalazione, nell’ambito del Piano nazionale di controllo predisposto dal ministero della Salute. Questa mattina gli assessori regionali alle Politiche per la salute Sergio Venturi e all’agricoltura Simona Caselli hanno annunciato il provvedimento in occasione di un incontro con Assoavi e Unaitalia, due delle principali associazioni di produttori del settore.

Intanto i casi si moltiplicano di giorno in giorno. Soltanto mercoledì i carabinieri del Nas hanno sequestrato oltre 92mila uova e 26mila galline in un allevamento nel Viterbese e in un centro di confezionamento nelle Marche. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera nelle ultime ore si è registrato un primo sequestro anche in Calabria. Nel mirino ovoprodotti venduti in un cash and carry che proverrebbero proprio dall’Emilia Romagna.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *