09 12 22 Il ponte dell’Immacolata


 Il ponte di cui qui disserto non è un manufatto, bensì è il periodo che va dall’8, anzi dal 7 all’11 dicembre, e offre occasioni di turismo. Stando alle notizie di giornali e tv, gran parte d’Italia ne ha goduto con importante afflusso di visitatori, quindi con lavoro e guadagno di operatori e alberghi e ristoratori.

 A questo punto, uno si domanda se anche ne abbia fruito la Calabria. Io non sono altrove, quindi non posso sapere; sono a Soverato, e, almeno per l’8 dicembre, stendo un velo molto, molto pietoso. Difficile un recupero oggi venerdì, né a Soverato né da Stretto al Pollino!

 Io sarei felice se, giorno 12, cioè a ponte finito, qualcuno si degnasse di pubblicare dati ufficiali, atti a informarmi:

– se e quanti forestieri siano arrivati in Calabria;

– se e quanti Calabresi si siano mossi in Calabria per vedere qualcosa e mangiare e persino dormire;

– se e quanti alberghi siano rimasti aperti, e quanti letti siano stati occupati;

– se e quanti ristoranti e bar abbiano funzionato;

– se e quanti soldi ciò abbia fruttato alla Calabria;

– ah, se e quanti abbiano visitato i Bronzi, in questo anniversario!

 Nel caso (molto probabile) io non leggessi tali notizie, delle due è l’una:

– o i funzionari regionali non lavorano;

– o non è arrivato e non si è mosso nessuno, quindi non c’è nulla da comunicarmi.

 Del resto, cosa fa la Calabria per attirare turisti, a parte il breve chiasso agostano? Nulla! Dopo il patetico caso del corto di Muccino, che non ha visto nessuno ed è stato meglio così, quale altro tentativo? I Bronzi? Ma cosa ha fatto di serio la Calabria per i Bronzi e per la Magna Grecia in generale?

 Che ne dite? Mi darete risposta, prima o poi? Coraggio, mi bastano pochi numeri.

Ulderico Nisticò