2 Giugno 1981: L’Italia diceva addio a Rino Gaetano, il cantautore corsaro


Quarantaquattro anni fa esatti, il 2 giugno 1981, la musica italiana perdeva una delle sue voci più originali, sferzanti e indimenticabili: Rino Gaetano. Un tragico incidente stradale sulla Via Nomentana, a Roma, strappava alla vita il cantautore calabrese a soli 30 anni, lasciando un vuoto incolmabile e un’eredità artistica che ancora oggi risuona con forza e attualità.

Rino Gaetano, all’anagrafe Salvatore Antonio Gaetano, non è stato un artista facile da etichettare. La sua musica, a cavallo tra il folk, il rock e la canzone d’autore, era intrisa di surrealismo, ironia e una pungente critica sociale.

Con testi spesso apparentemente nonsense, ma in realtà carichi di significati nascosti e denuncia, Rino ha saputo raccontare l’Italia degli anni ’70 come pochi altri.

Ha messo alla berlina vizi e virtù della società, la politica, il perbenismo, il consumismo, con un linguaggio diretto e dissacrante che gli valse spesso l’etichetta di “corsaro” della canzone.
Brani come “Ma il cielo è sempre più blu”, “Gianna”, “Berta filava”, “Mio fratello è figlio unico” e “Aida” sono solo alcune delle perle che compongono il suo repertorio.

Canzoni che, a distanza di decenni, continuano a essere attuali, capaci di far riflettere e di far sorridere, di stimolare il dibattito e di emozionare. La sua capacità di mescolare testi complessi a melodie orecchiabili lo ha reso un artista amato sia dal grande pubblico che dalla critica più esigente.

Il suo stile unico, la sua voce graffiante e la sua presenza scenica istrionica lo distinguevano da tutti. Rino Gaetano era un cantautore che non aveva paura di dire la verità, anche se scomoda, celandola spesso dietro metafore e allegorie che solo un ascolto attento permetteva di decifrare appieno.

Oggi, a 44 anni dalla sua scomparsa, Rino Gaetano non è solo un ricordo. È un’icona intramontabile, un punto di riferimento per le nuove generazioni di artisti e un simbolo di libertà espressiva. La sua musica continua a essere trasmessa, riproposta, reinterpretata, dimostrando la sua straordinaria vitalità e la sua intramontabile modernità.

Il 2 giugno 1981 si spegneva una stella, ma la sua luce continua a brillare intensamente nel firmamento della musica italiana. Rino Gaetano, il poeta ribelle, il cantautore corsaro, resta vivo nel cuore di chi lo ha amato e di chi, ancora oggi, scopre la profondità e la genialità del suo universo musicale.