20.000 le firme raccolte per la petizione a Mattarella sulla S.S. 106


Sono 20.000 le firme raccolte nell’ambito della sottoscrizione avviata lo scorso 16 gennaio e che aveva una serie di richieste relative alla strada statale 106, la famigerata e tristemente nota “strada della morte” che in Calabria, esattamente negli ultimi 20 anni, e’ stato teatro di oltre 10.000 sinistri, oltre 24.000 feriti e 700 vittime. La petizione, indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva come obiettivo minimo 5.000 firme. E’ il direttivo dell’associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” a comunicare l’esito dell’iniziativa. “La sottoscrizione e’ valida fino al 16 di febbraio – si legge in un comunicato – ma il direttivo dell’associazione rende noto che le firme fino ad oggi raccolte sono pari a 23.217 di cui 21.174 (91%), valide, 766 (3,3%), non valide, e 1.277 (5,5%), provenienti dall’estero (Germania, Svizzera, Inghilterra e Francia in particolare). Sulle sole firme valide – e’ scritto ancora – ben 16.283 (76,9%), sono provenienti dalla Calabria mentre 4.891 (23,1%), sono provenienti dalle altre regioni d’Italia”.

Diverse le regioni di provenienza delle adesioni “ma su tutte – si sottolinea – spiccano Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Campani,a mentre tra le citta’ piu’ attive ritroviamo Roma seguita da Bologna. Delle firme raccolte in Calabria sono 7.507 (46,1%), quelle ottenute in provincia di Cosenza, 4.591 (28,2%), quelle ottenute in provincia di Catanzaro, 2.232 (13,7%), quelle provenienti dalla provincia di Crotone, 1.530 (9,4%), quelle provenienti dalla provincia di Reggio Calabria e 423 (2,6%), quelle ottenute dalla provincia di Vibo Valentia. Cosenza e Catanzaro da sole – si sottolinea – ottengono circa il 75% delle adesioni pervenute”. Il direttivo dell’associazione definisce questo dato “storico” ed evidenzia che “tale risultato non ha mancato di coinvolgere la politica (parlamentari, sindaci e consiglieri regionali, comunali e provinciali hanno partecipato alla sottoscrizione), il mondo dell’associazionismo (diversi i presidenti che hanno aderito), il sindacato, le forze dell’ordine e, soprattutto, il mondo della cultura e della musica. Proprio quest’ultima – e’ scritto infine – ha visto molti artisti di “Calabria Sona” schierarsi al fianco dell’Associazione sostenendo e aderendo ad una iniziativa di civilta’ e di buon senso che mira esclusivamente ad affrontare uno dei principali problemi d’interesse generale da sempre irrisolto in Calabria”.


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