29 settembre: gli Arcangeli e il 1016


arcangeli I tre Arcangeli sono le sole creature celesti di cui la Chiesa consente di conoscere il nome; il nome degli altri Angeli è ricercato dai cabalisti e da quelli che praticano forme di magia e sciamanesimo. Arcangeli sono i tre Angeli supremi, e hanno autorità sugli altri, archè.

 Gabriele è il messaggero, l’Angelo dell’Annunciazione. Angelus Domini nuntiavit Mariae…

 Raffaele manifesta la potenza di Dio, con attribuzioni meno definite.

 Michele è il comandante delle schiere celesti, e ordinò gli spiriti fedeli contro i ribelli di Lucifero; come un buon feudatario e cavaliere, Michele trae la spada per il suo Re. Prese il nome dal grido di guerra: “Chi è come il Signore?”

 È rappresentato alato e armato, con il volto sereno del combattente per una giusta causa; ed è modello del perfetto principe cristiano, come lo rappresenta il Tasso nella figura di Goffredo di Buglione; e come fu a Lepanto don Giovanni d’Austria; o, tra i protestanti, il re di Svezia, Gustavo Adolfo. Venerarono perciò Michele tutti i popoli guerrieri: i Cosacchi cattolici e ortodossi; i tradizionalisti romeni di Codreanu…

 Nella nostra storia, è notevole la presenza di san Michele nella Grotta del Gargano. Per colpa del Manzoni, i Longobardi sono assai calunniati e quasi si finge non ci fossero; e, per colpa della scuola, sono considerati solo un fatto dell’Italia Settentrionale. E invece no, anzi, se il Regno di Desiderio finì nel 774, il di Ducato di Benevento rimase indipendente; e, diviso nell’849 tra i Principati di Salerno e Benevento, poi di Capua, visse con fasi alterne fino a fondersi con i Normanni nel 1076. Era la Langobardia Minor, per distinguerla dalla Maior padana; e il governo di Costantinopoli chiamò la Puglia “Thema Langobardias”. Ancora nel XIX secolo, i Campani della Costiera Amalfitana erano chiamati Lombardi: donde la frequenza del cognome.

 Sul Gargano apparve l’Arcangelo, e la sua Grotta divenne santuario nazionale dei Longobardi. Andavano in pellegrinaggio sul monte i guerrieri normanni, quando incontrarono Melo di Bari, nobile longobardo in rivolta contro i Greci, che li convinse a combattere per lui. Da allora iniziò l’avventura normanna, cui si deve la fondazione del nostro secolare Reame.

 Quell’incontro avvenne nel 1016: sarebbe perciò il millenario esatto; però, come sempre, anche di questa ricorrenza non gliene impipa niente a nessuno: Università, Regioni, intellettualoni… Altrove avrebbero girato cento film e tenute cento feste: qui, un bel niente di niente. Che san Michele ci perdoni!

Ulderico Nisticò


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